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Canina, Luigi
Descrizione dell'antico Tusculo — Rom, 1841

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https://doi.org/10.11588/diglit.3742#0158
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PARTE III. MONUMENTI CLASSE IV. 1^7

ed i favi: ma le commessure dei medesimi restassero tutte allo stesso piano. E se
poi erano composti di tesseri, dovevano avere tutti i loro angoli eguali; giacché se
non erano egualmente spianati, non riusciva esatto il pulimento (l). Coll'indicata
denominazione di pavimenti settili si comprendevano tutti quei ch'erano formati
con piccole lastre di marmo di vario colore e tagliate sulle anzidette forme diverse;
e sotto il nome di tessellato, o fatto con tesseri, venivano compresi tutti quei pavi-
menti che ora si dicon comunemente musaici derivando tal nome da musiva o museo,
dei latini. Con moltissimi esempj si potrebbe comprovare la eccellenza di queste
opere che si rinvengono nelle fabbriche tusculane : ma per contenersi nei limiti pre-
scritti , mi limiterò a dimostrare soltanto alcuni dei principali esempj dei due generi
e che maggiormente sono rinomati.

MUSAICO DELLA MINERVA

TAVOLA XL1V. Tra i pavimenti di musaico discoperti nelle fabbriche tuscu-
lane, acquistò maggior considerazione quello che si vide tornare alla luce negli scavi
fatti nell'anno 1741 in quella antica villa che fu scoperta poco al di sopra del casino
della Rufinella. Esso fu trasportato per ordine di Pio VI nel museo Vaticano e ri-
dotto a servire di nobile pavimento ad una di quelle stanze. Il Visconti, descrivendo
lo stesso museo Pio-Clementino, così si fece a parlare di questa preziosa opera.
" La composizione di essa è semplice e grandiosa ; l'esecuzione non è finissima, con-
dotta però con buon gusto e con molto spirito. Un grande scudo circolare, consa-
crato a Minerva, presenta nel suo mezzo il busto della dea, coperta il crin biondo
d'aureo cimiero, ed armata d'egida. Quest'armatura ornata di squame color di
bronzo, di serpi color d'oro, e della testa della Gorgone a colori naturali e che
diresti ancor viva, sembra scuotersi sul petto della figlia di Giove, e accompagnare
sollevandosi i suoi movimenti. Il fondo dell'orbe è di color sanguigno; e la luna
ripetuta più volte, nelle diverse sue fasi, forma quasi una cornice all'immagine della
dea. Quattro atlanti o telamoni ignudi, e tutti azzurri su fondo bianco, son figurati
nei vuoti angolari che lascia nei quattro cantoni lo scudo rotondo iscritto in un qua-
drato. Essi sono coronati di fronde, probabilmente di olivo, legate con nastri, e
riempiono il resto del campo che vien chiuso da un bastone e da più linee di colori
diversi. Una immagine del cielo col sole, la luna, ed i segni celesti era stata ritratta
da Vulcano sull'orbe dello scudo di Achille: a questa sola idea si è forse attenuto
l'antico pittore che ha fornito il cartone del presente musaico; forse ancora ha vo-
luto fare allusione con questi simboli a Minerva stessa, considerata nei misteri del-

(1) Supra nuckum ad rerjulam ci ìibellam cxacla pavimenta struantur sire sectìlia sai fesseli». Cam ea extructa
(aerini, et fastigia sua extructioues habuerint, ita fricenlur, uti si sectilia sint nulli gradus in icutulis aut trigona aut
quadratis seu favis extent, sed cuagmentorum cumpositio planam habtat Inter se ilirectiuncm. Si tmerit si raduni crii ut
hae omnes angulos habeant aiquults, nullibique a fricalura e xtanles, cum cnim ungali non fucriul omnes ueijuuliler plani,
non crii cxacta ut oporlet fricatura. ( Vitruvio Lib. VII. e. 1.)
 
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