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4fr <JH"S+ *H* ° **,+* **** *M*.*M*
PROTO G E N E.
REsta ancora indecisa la celebre e: curiosa questione,
quale delle due cose prevaglia, o la natura o l'ar-
te nel compor versi. Quel che si,ricerca nella. Poesia, è
parimente necessario in. tutte quelle professioni,. che vo-
gliono essere esercitate e perfezionate con applicazione
e con vena, e particolarmente nella Pittura arte simi-
lissima alla poetica. Non ha principio di. dubbio, che
senza l'istinto, della natura è vano ogni sforzo della di-
ligenza e della fatica, e che senza lo studio e i precetti
dell'arte il. genio e l'inclinazione restan sottoposti, a in-
finite diffai te ; talmen teche l'arte non può in- modo.ve-
runo sollevarsi alla maraviglia, tolte l'ali della: natura ,
e la natura non può scansarci precipizi dell'errore, ri-
mosse le briglie dell'arte. Sarebbe adunque la natura
imperfetta: senza l'assistenza dell'arte, e l'arte infelice
senza l'aiuto della natura, se. ciascuna di loro preten-
desse di pigliare in mano, i pennelli scompagnata; dall'al-
tra. Abbiamo considerato in-A pelle gli stupori e della
natura e della grazia, dote a lui propria,, ma coltivati
dall'arte; restano da contemplare in Protogene l'eccel-
lenze dell'arte e della fatica, in cui egli fu singolarissi-
mo, ma non abbandonate dalla, natura.. Imperciocché
non avrebbe potuto quest'artefice dipignere con diligen-
za tanto eccessiva-,. e tollerare sì gravile lunghi,disagi,
privo dell'amore e del gusto nell'operare,. che proce-
don dal genio, nè si sarebbe con tant' arte applicato ad
occultar l'arte medesima ed a fuggir nelle sue pitture
la secchezza e lo stento, se dalla naturale inclinazione
non fosse stato portato a bene, imitare, e. in un certo,
modo a superar la natura-.
I. Protogene fu di'. Cauno città della Caria soggetta a
Rodi, benché altri lo facciano di Santo città di Licia .
Pih.ìs-io. Visse e fiorì ne'medesimi tempi che Apelle , di cui fu
4fr <JH"S+ *H* ° **,+* **** *M*.*M*
PROTO G E N E.
REsta ancora indecisa la celebre e: curiosa questione,
quale delle due cose prevaglia, o la natura o l'ar-
te nel compor versi. Quel che si,ricerca nella. Poesia, è
parimente necessario in. tutte quelle professioni,. che vo-
gliono essere esercitate e perfezionate con applicazione
e con vena, e particolarmente nella Pittura arte simi-
lissima alla poetica. Non ha principio di. dubbio, che
senza l'istinto, della natura è vano ogni sforzo della di-
ligenza e della fatica, e che senza lo studio e i precetti
dell'arte il. genio e l'inclinazione restan sottoposti, a in-
finite diffai te ; talmen teche l'arte non può in- modo.ve-
runo sollevarsi alla maraviglia, tolte l'ali della: natura ,
e la natura non può scansarci precipizi dell'errore, ri-
mosse le briglie dell'arte. Sarebbe adunque la natura
imperfetta: senza l'assistenza dell'arte, e l'arte infelice
senza l'aiuto della natura, se. ciascuna di loro preten-
desse di pigliare in mano, i pennelli scompagnata; dall'al-
tra. Abbiamo considerato in-A pelle gli stupori e della
natura e della grazia, dote a lui propria,, ma coltivati
dall'arte; restano da contemplare in Protogene l'eccel-
lenze dell'arte e della fatica, in cui egli fu singolarissi-
mo, ma non abbandonate dalla, natura.. Imperciocché
non avrebbe potuto quest'artefice dipignere con diligen-
za tanto eccessiva-,. e tollerare sì gravile lunghi,disagi,
privo dell'amore e del gusto nell'operare,. che proce-
don dal genio, nè si sarebbe con tant' arte applicato ad
occultar l'arte medesima ed a fuggir nelle sue pitture
la secchezza e lo stento, se dalla naturale inclinazione
non fosse stato portato a bene, imitare, e. in un certo,
modo a superar la natura-.
I. Protogene fu di'. Cauno città della Caria soggetta a
Rodi, benché altri lo facciano di Santo città di Licia .
Pih.ìs-io. Visse e fiorì ne'medesimi tempi che Apelle , di cui fu