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Polska Akademia Umieje̜tności <Krakau> / Komisja Historii Sztuki [Hrsg.]; Polska Akademia Nauk <Warschau> / Oddział <Krakau> / Komisja Teorii i Historii Sztuki [Hrsg.]
Folia Historiae Artium — NS: 4.1998

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Boskovits, Miklós: Un dipinto poco noto della collezione Lanckoroński e il problema di Don Diamante
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https://doi.org/10.11588/diglit.20617#0168

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5. Don Diamante, Madonna co! Bambino. Gia Lonclra, mercato antiąuario

riguardo al suo catalogo. Fu 1’Ulmann, cent’anni fa, a farę il
primo tentativo cli ricostruzione della sua opera, sulla base
della documentata partecipazione di Diamante allese-
cuzione dei cieli ad affresco del Lippi nelfallora Pieve (oggi

5 H. U1 m a n n, Fra Filippo Lippi und Fra Diamante ais Lebrer
Sandro Botticellis, Breslau 1890, passim. Lo studioso attribuiva a
Diamante le figurę dei SS. Giovanni Gualberto ed Alberto di Sicilia
affrescate nel coro del Duomo di Prato, rawisando la sua mano, in
ąualita di aiuto di Fra Filippo, anche nella Madonna del Ceppo

Duomo) di Prato e nel Duomo di Spoleto, ipotizzando inol-
tre la presenza della sua mano in alcuni dipinti stilistica-
mente affini alle pitture muralP. La proposta dello studioso
fu ulteriormente sviluppata, allargata e modificata dal Be-

(oggi nel Museo di Prato) e nelle Eseąuie di S. Girolamo del Duo-
mo di Prato. Cercava di individuare inoltre la parte a lui spettante
negli affreschi del Duomo di Spoleto. Opere interamente eseguite
dal pittore vallombrosano sarebbero la Natwita del Louvre (sulla
quale vedi sotto n. 16) e la relativa predella oggi nel Museo di

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