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Hülsen, Christian
Le chiese di Roma nel medio evo: cataloghi ed appunti — Firenze: Olschki, 1927

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https://doi.org/10.11588/diglit.49250#0082
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Capitolo III.

Della cronologia delle chiese di Roma.
Come fu detto più sopra (p. I), manca ogni tradizione letteraria e
documentata intorno ai locali destinati al culto cristiano in Roma nei
primi tre secoli dell’era nostra. « Il n'est se conserve — scrisse quaran-
tanni fa il Duchesne (Mélanges de VEcole fran^aise VII, p. 217) — aucun
document qui permette de déterminer d'urte fa^on certaine où se trouvaient,
avant Constantin, les établissements chrétiens compris dans l'enceinte de Rome ».
Ma a questa mancanza di tradizione scritta hanno in qualche modo sup-
plito, negli ultimi decennii, le ricerche archeologiche. I risultati di esse
sono esposti nella importante monografia del ch.mo J. P. Kirsch Die
romischen Titelkirchen im Altertum (Paderborn 1918), ch’io seguo nelle
prossime pagine.
È chiaro che prima di Costantino edilizi ecclesiastici pubblici non
potevano esistere : i luoghi per il culto si trovavano nei palazzi di
preminenti e ricchi membri della comunità. E noto l’uso antico ro-
mano, che in qualche modo corrisponde ancora a quello moderno, di scri-
vere il nome del proprietario di un edilizio in una targ'a (titulus'} affissa
sopra 1’ ingresso principale. Nei primordi del cristianesimo a Roma, i
locali adibiti per il culto si distinguevano col nome del rispettivo pro-
prietario, ed i membri del clero addettovi si appellavano presbyteri tituli
illius. Le ricerche archeologiche recenti hanno portato alla luce due mo-
numenti che illustrano mirabilmente questo stato di cose. Accanto alla ba-
silica di S. Silvestro e Martino ai Monti, fondata da papa Simmaco (498-
514) è stato esplorato il palazzo del nobile Equitius, nel quale già sotto
Silvestro I (314-335), e forse anche prima, alcuni locali furono adibiti per
il culto cristiano, senza che l’edifizio profano fosse essenzialmente cam-
biato. Un secondo esempio offre il palazzo di Bizas (o Byzantius) sul
Celio, che fu trasformato in locale per il culto cristiano già probabil-
mente nel secolo terzo, mentre sotto il pontificato di S. Leone I (440-461)
accanto ad esso sorse la splendida basilica dei SS. Giovanni e Paolo,
fondata dal senatore Pammachio. Uno stato simile di cose si può sup-
 
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