Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Hülsen, Christian
Le chiese di Roma nel medio evo: cataloghi ed appunti — Firenze: Olschki, 1927

DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.49250#0381
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
S. ERASMI—S. EUPHEMIAE

249
1. S. ERASMI. I Oqr.
Cene. 299: den. VI, sine clericis — Paris. 353: S. Arasinus — Taur. 288 (tno-
nasterium S. Herasmi) : habet moniales XVI — Sign. 260, rei. 31.
Chiesa e monastero antichissimo, esistente forse già nel secolo
sesto, menzionato nella biografia del papa Adeodato (672-676 ; Lib.
Pont. LXXX). Nei secoli X-XII era sogg'etto al monastero di Subiaco,
e perciò viene spesso ricordato nel Regestum Sublacense (v. l’Indice al-
1’edizione Allodi-Levi p. 273). Nei sec. XIII e XIV fu abitato da mo-
nache benedettine ; nel sec. XV era già in decadenza. Il catalogo del
1492 (sopra p. 70 n. 34) .lo registra sotto il nome di hospitale et aedes
S. Thomae alias Sancii Erasmi. E incerto il tempo della distruzione fi-
nale : il nome comparisce ancora nel catalogo del 1555 (sopra p. 82
n. 66), ma non in quello di Pio V. Era situato a ponente della basilica
di S. Stefano : il Del Sodo asserisce che «della chiesa non resta altro che
la porta sotto l’acquedotto ».
Del Sodo Valliceli, f. 170 v., Vatic. 320; Lonigo Barb. f. 19 v., Valliceli, f. 29V. ;
Severano Sette Chiese 485 ; Martinelli 356 ; Bruti voi. 4 (to. Ili) f. 236
(s. v. S Stephani Rotondi, lib. Ili c. XVII) ; Adinolfi I, 343 ; G. B. de Rossi
Studj e Documenti VII (1886) p. 231 sg. ; Armellini 1 228 2 122 ; Camobreco
Arch. della soc. romana XXVIII (1905) 265-300 ; Kehr IP. I p. 43 ; Huelsen
Dissertazioni dell’Accademia Pontifìcia ser. II voi. IX p. 410 sg. ; Calvi
Bibliografìa 64.
2. S. EUPHEMIAE. Il Hp.
Cene. 167 (S. E. Sebure) : den. VI — Paris. 371 — Taur. 159 (monasterium S. E.)
habet IV moniales — Sign. 229, rei. 15.
Chiesa antichissima restaurata già da papa Sergio I (687-701), come
narra il suo biografo (LP. LXXX VI c. 13): hic basilicali Sanctae Eu-
phemiae, qnae per multa tempora fuerat disicela, cooperuit ac renovavit.
L’Anonimo di Einsiedeln (sópra p. 5 n. 18) la ricorda sotto il nome di
A. E. in vico Patricio. Leone III l’arredò di doni (LP. XCVIII c. 79,
cf. sopra p. 9 n. 101) ; in quell’occasione viene chiamata V. Euphemiae
et Archangeli, qui ponitur iuxta titulum Pudentis. Una bolla di Gregorio VI
per il monastero di S. Pietro presso Perugia, del 1045 (falsamente attri-
buita a Gregorio IV ed all’anno 835), ricorda il monasterium S. Sergii
situm Romae regione quarta in Suburra cum ecclesia S. Euphemiae iuxta se
posila (Margarini Ballar. Casin. I p. 5 n. 5 ; Brillar, Roman, ed. Coqueli-
nes tom. I p. 176 n. 5 ; Kehr IP. IV p. 68 n. 13). È ricordata ancora nei
Libri Anniversariorum (sopra p. 53 n. 19, p. 60 n. 7 : S. Fomia ; p. 63
 
Annotationen