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https://doi.org/10.11588/diglit.49250#0635
503 APPENDICE I
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APPENDICE I.
Le chiese apocrife.
1. * 5. Abacuc.
Una tarda recensione dei Mirabilia, contenuta in un codice della
biblioteca dell’ Università di Praga e pubblicata dall’ Hoefler (presso Pa-
pencordt Geschichte der Stadi Rom im Mitielalter, Paderborn 1857, p. 35-52)
contiene, nella descrizione del Quirinale, l’indicazione: in tophila prope
sanctum Abacuch est templum Bacchi (cf. Jordan Topogr. Il p. 634); le
redazioni più antiche hanno semplicemente in tofula {tostila, tolusa var.)
templum Bacchi. Sarebbe agevole di pensare alla chiesa di S. Abbaciro
ad elefantum (sopra p. 162 n. 4), che stava appunto nella contrada chia-
mata tufella (v. sopra p. 369 sg.), se il passo sullodato non si trovasse
fra altre notizie relative al Clivus argentarius ed ai fori di Augusto e
Nerva. L’autore quindi con S. Abacuc avrà accennato piuttosto a S. Ab-
bàcyri de militiis (sopra p. 159 n. 1), sebbene io non trovi, oltre ai sur-
riferiti passi mirabiliani, l’accenno ad una località chiamata tofila (o si-
milmente) situata sul Quirinale.
2. * 5. Agathae in Esquilino.
L’Anonimo Einsidlense, nell’ itinerario sesto (sopra p. 4 n. 2) pone,
fra la forma Claudiae e S. Bibiana e S. Eusebio una chiesa di S. Agata,
d’altronde perfettamente sconosciuta. Come ho esposto nelle Dissertazioni
dell’Accademia Pontificia ser. II tom. 9, 1907, p. 403, quel nome è stato
messo erroneamente per S. Isidoro (sopra p. 278 n. 33).
3. * 5. Albini.
Una chiesa di questo nome « prope turrim quam vocant Militiarum »
è registrata dallo Zaccagni, che cita il Gamucci (Antichità di Roma
f. 124 ed. 1588). Ma, come già osservò il Martinelli p. 335. 336, si tratta
di un semplice sbaglio del Gamucci che nel passo citato ha copiato il
Fauno (1. Ili c. 8 f. 117 ed. 1548), il quale parla della chiesa di S. Al-
bicyro, vale a dire S. Abbaciro delle Milizie (sopra p. 159 n. 1).
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APPENDICE I.
Le chiese apocrife.
1. * 5. Abacuc.
Una tarda recensione dei Mirabilia, contenuta in un codice della
biblioteca dell’ Università di Praga e pubblicata dall’ Hoefler (presso Pa-
pencordt Geschichte der Stadi Rom im Mitielalter, Paderborn 1857, p. 35-52)
contiene, nella descrizione del Quirinale, l’indicazione: in tophila prope
sanctum Abacuch est templum Bacchi (cf. Jordan Topogr. Il p. 634); le
redazioni più antiche hanno semplicemente in tofula {tostila, tolusa var.)
templum Bacchi. Sarebbe agevole di pensare alla chiesa di S. Abbaciro
ad elefantum (sopra p. 162 n. 4), che stava appunto nella contrada chia-
mata tufella (v. sopra p. 369 sg.), se il passo sullodato non si trovasse
fra altre notizie relative al Clivus argentarius ed ai fori di Augusto e
Nerva. L’autore quindi con S. Abacuc avrà accennato piuttosto a S. Ab-
bàcyri de militiis (sopra p. 159 n. 1), sebbene io non trovi, oltre ai sur-
riferiti passi mirabiliani, l’accenno ad una località chiamata tofila (o si-
milmente) situata sul Quirinale.
2. * 5. Agathae in Esquilino.
L’Anonimo Einsidlense, nell’ itinerario sesto (sopra p. 4 n. 2) pone,
fra la forma Claudiae e S. Bibiana e S. Eusebio una chiesa di S. Agata,
d’altronde perfettamente sconosciuta. Come ho esposto nelle Dissertazioni
dell’Accademia Pontificia ser. II tom. 9, 1907, p. 403, quel nome è stato
messo erroneamente per S. Isidoro (sopra p. 278 n. 33).
3. * 5. Albini.
Una chiesa di questo nome « prope turrim quam vocant Militiarum »
è registrata dallo Zaccagni, che cita il Gamucci (Antichità di Roma
f. 124 ed. 1588). Ma, come già osservò il Martinelli p. 335. 336, si tratta
di un semplice sbaglio del Gamucci che nel passo citato ha copiato il
Fauno (1. Ili c. 8 f. 117 ed. 1548), il quale parla della chiesa di S. Al-
bicyro, vale a dire S. Abbaciro delle Milizie (sopra p. 159 n. 1).