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Hülsen, Christian
Le chiese di Roma nel medio evo: cataloghi ed appunti — Firenze: Olschki, 1927

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https://doi.org/10.11588/diglit.49250#0335
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203

S. AUSTERII-S. BALBINAE

loghi dei sec. XV-XVI (sopra p. 74 n. 167, p. 80 n. 30, p. 102 n. 191,
p. 119 n. 156). Nel 1572 fu concessa alla nazione dei Napolitani, i
quali, demolita la vecchia chiesa, ne costruirono una nuova sotto la de-
nominazione di Spirito Santo, che tuttora esiste.
Del Sodo Valliceli, f. 117, Vatic. p. 302 (Spirito Santo, già S. Aura); Panci-
roli 1 775 2 758 ; Fanucci opere pie 1. IV c. 16; Lonigo Barb. f. 57, Valli-
celi. f. 84V. ; Severano Valliceli.. G, 16 f. 85V. ; Martinelli 346; Armel-
lini 1 236 2 423.
73. S. AUSTERII DE CAMPO SENENSI. II Hf.
Cene. 232 (S. Eusterii, senza cognome) : den. VI — Paris. 328 (S. Eusterius,
senza cognome)— Taur. 332 (S. Eusterius de c. S.) : habet I sacerdotem
— Sign. 8 (S. Austerii, senza cognome).
Chiesuola annoverata fra le filiali di S. Lorenzo in Damaso nella
bolla di Urbano III del 1186 (sopra p. 132 n. 16: S. Austerii). Dall’or-
dine topografico dei cataloghi si rileva che era situata nei pressi della
Via Giulia, non lontano da S. Nicola de furcis, S. Giovanni in Aino e
S. Andrea degli Azanesi. Al santo ostiense Austerio, ovvero Asterio
(Martyr. Hieronym. XIII kal. Novembr. p. 133 ed. Dtichesne) nel sec. XV
si sostituì la santa, pure ostiense, Aura: il catalogo Signoriliano ripete
per errore ambedue i nomi.
Ciampini de Vicecancellario 162 ; Fonseca de basilica S. Laurentii in Damaso 310 ;
Armellini 1 236 2423.
1. S. BALBINAE. I PQo.
Cene. 22 : sol. II — Paris. 367 — Taur. 272 : titulus presbyteri cardinalis, habet
fratres S. Guillelmi X — Sig. 343, rei. 35 (Salvatoris S. Balbinae).
Titolo antichissimo già ovvio fra le sottoscrizioni del concilio ro-
mano del 595 (sopra p. 125 n. 13), ricordato anche nelle biografie di
Leone III (795-816; LP. XCVIII c. 73) e di Gregorio IV (827-844;
LP. CUI c. 22). Un Gregorius archipresbyter tit. Balbinae sottoscrive alla
bolla di Paolo I (a. 761) per S. Silvestro in capite (Federici Arch. soc.
rom. XXII, 1899, p. 262). Il nome del Salvatore, che nei sec. XIV-XVI
spesso si congiunge con quello di Balbina (bolla di Urbano V del 1367-68,
a. VI ep. 44, citata dall’Armellini ; Libri Indulgentiarum sopra p. 146
n. 20: S. S. in Malbina; documento del 1489 presso Lanciani Storia
degli scavi I p. 86: SS. in Barbina; altro del 1519 ivi II p. 58: S. S.
in Malvina ; Tassa di Pio IV sopra p. 94 n. 228: S. S. della .Balbina),
 
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