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Hülsen, Christian
Le chiese di Roma nel medio evo: cataloghi ed appunti — Firenze: Olschki, 1927

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https://doi.org/10.11588/diglit.49250#0356
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S. BONOSAE-S. CAECILIAE

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distrutta nel 1888 per aprire la piazza d’accesso al nuovo Ponte Gari-
baldi. Il De Rossi (bull, di Archeologia cristiana 1870 p. 33-41) dal rin-
venimento di un’ iscrizione cristiana votiva inclinava a dedurre che un
locus sanctus esistesse ivi già nel sec. V o VI: l’Armellini vi ravvisò, sotto
costruzioni del sec. VII-IX, avanzi di una casa romana del sec. V. È men-
zionata nel Liber Anniversariorum S. Salvatoris (sopra p. 58 n. 146)
sotto il nome di S. Venosa, ed in altri cataloghi dei sec. XV e XVI.
Del Sodo Valliceli, f. 67 v , Vatic. p. 56 ; Panciroli *252 - 603 ; Lonigo Barb. f. 12,
Valliceli, f. 18 ; Martinelli 82 ; Nibby 137 ; Forcella XI. 251-256 ; Armel-
lini G70 *683 ; Bull. arch. comunale 1888, 161-163.
1. S. CAECILIAE DE CAMPO ovvero A DOMO STEPHANI PETRI.
I. H Gg.
Cene. 223 (Stephani de Petro) : den. VI —■ Paris. 226 (a domo Stephani Petri)
— Taur. 329 (de Campo) : habet I sacerdotem — Sign. 12 (de Campo).
La più antica memoria di questa chiesa è un’iscrizione del 1123 re-
lativa alla consecrazione di un altare fatta il giorno 8 maggio di
quell’anno (Forcella XII p. 459 n. 539; Armellini 349), sotto il pontifi-
cato di Callisto II. E senza fondamento l’asserzione di Giorgio Fabrizio
(Roma p. 245 ed. 1587, da cui Martinelli 349) che sia stata costruita
da Pasquale (secondo). Viene annoverata fra le filiali di S. Lorenzo in
Damaso nella bolla di Urbano III del 1186 (sopra p. 132 n. 3) sotto il
nome A. Caeciliae de Lupo Pacho, vocabolo derivato probabilmente da
un nome personale. La casa e torre di Stefano di Pietro, dalla quale la
chiesa suole essere appellata nel sec. XIII, è ricordata anche in altri
fonti. L’ Orda Romanus XIII (Mabillon Museum Italicum I, 228), che
viene attribuito al pontificato di Gregorio X (1272-1276), nella descri-
zione del corteo sulla Via, Papae dice : Itevi cum pervenerit ad Turnrn
Stephani Petri, qui est Parionis, et hodie dicitur Turris de Campo, unus de
familia Papae facit ibi alium iacluni [pecuniae'). Il nome de turre Campi,
ovvero de turri oppure de campo, resta usuale nei secoli seguenti : l’Ar-
mellini cita, da un libro censitale della Basilica Vaticana del 1394, una
domus cum signo mulieris de parochia S. Caeciliae de turre Campi. Un istru-
mento di vendita del 13. luglio 1420 nel regesto del monastero di S. Ana-
stasio ad Aquas Salvias (cod. Vat. 5844 f. 132 v. ; Giorgi Arch. soc. ro-
mana I p. 67) descrive una casa sita in regione Pontis, cui ab uno
 
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