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https://doi.org/10.11588/diglit.49250#0129
CXIII
Alla fine del mio lungo e non sempre facile lavoro mi è un gradito
dovere di ricordare coloro che in varii modi hanno agevolato il mio
compito. In primo luogo professo la mia più profonda gratitudine a
S. S. PIO XI PONTEFICE MASSIMO, il quale, in un momento ove io
temeva di dovere abbandonare il lavoro in gran parte compiuto, col Suo
generoso aiuto mi mise in grado di condurlo a termine. E tutti gli studiosi
ai quali sono care le memorie della Roma del medio evo, e che troveranno
qualche beneficio nel consultare i fogli seguenti, si ricordino che senza
quell'opportuno aiuto questa mia opera, frutto di fatiche di trenta e più
anni, non avrebbe veduto la luce.
L’Em. Cardinale Ehrle, il quale già negli anni passati aveva age-
volato spesso le mie ricerche nella Biblioteca Vaticana, si è mostrato
anche in questi ultimi tempi benigno fautore del mio lavoro. Porgo poi
vivi ringraziamenti agli attuali prefetti della Biblioteca e dell’Archivio
Vaticano, Mgr. Giovanni Mercati e Mgr. Angelo Mercati, i quali
sempre mi sono stati larghi di aiuti e di utili avvertenze. Similmente le
Direzioni della Biblioteca Casanatense e della Biblioteca Vallicelliana
a Roma, della Biblioteca Nazionale e della Biblioteca Marucelliana a
Firenze mi hanno prestato pregevoli aiuti.
Il collega ed amico Comm. Pio Franchi dei Cavalieri si è as-
sunto l’incarico di leggere il testo e le bozze di tutta la parte seconda; per
questo e per molti pregevoli avvertimenti gli ho da professare la mia
più viva riconoscenza. Oltre a lui, anche molti altri colleghi ed amici,
dei quali ho fatto i nomi ai luoghi rispettivi, hanno agevolato il mio
compito con pregevoli comunicazioni.
L’editore Comm. Leo S. OLSCHKI, zelante ed intelligente cultore
degli studii bibliografici e storici, il quale ha assunto, con lodevole slancio,
questo mio lavoro per la pubblicazione, non ha tralasciato nulla per pre-
sentarlo in una veste elegante e degna del soggetto.
Alla fine del mio lungo e non sempre facile lavoro mi è un gradito
dovere di ricordare coloro che in varii modi hanno agevolato il mio
compito. In primo luogo professo la mia più profonda gratitudine a
S. S. PIO XI PONTEFICE MASSIMO, il quale, in un momento ove io
temeva di dovere abbandonare il lavoro in gran parte compiuto, col Suo
generoso aiuto mi mise in grado di condurlo a termine. E tutti gli studiosi
ai quali sono care le memorie della Roma del medio evo, e che troveranno
qualche beneficio nel consultare i fogli seguenti, si ricordino che senza
quell'opportuno aiuto questa mia opera, frutto di fatiche di trenta e più
anni, non avrebbe veduto la luce.
L’Em. Cardinale Ehrle, il quale già negli anni passati aveva age-
volato spesso le mie ricerche nella Biblioteca Vaticana, si è mostrato
anche in questi ultimi tempi benigno fautore del mio lavoro. Porgo poi
vivi ringraziamenti agli attuali prefetti della Biblioteca e dell’Archivio
Vaticano, Mgr. Giovanni Mercati e Mgr. Angelo Mercati, i quali
sempre mi sono stati larghi di aiuti e di utili avvertenze. Similmente le
Direzioni della Biblioteca Casanatense e della Biblioteca Vallicelliana
a Roma, della Biblioteca Nazionale e della Biblioteca Marucelliana a
Firenze mi hanno prestato pregevoli aiuti.
Il collega ed amico Comm. Pio Franchi dei Cavalieri si è as-
sunto l’incarico di leggere il testo e le bozze di tutta la parte seconda; per
questo e per molti pregevoli avvertimenti gli ho da professare la mia
più viva riconoscenza. Oltre a lui, anche molti altri colleghi ed amici,
dei quali ho fatto i nomi ai luoghi rispettivi, hanno agevolato il mio
compito con pregevoli comunicazioni.
L’editore Comm. Leo S. OLSCHKI, zelante ed intelligente cultore
degli studii bibliografici e storici, il quale ha assunto, con lodevole slancio,
questo mio lavoro per la pubblicazione, non ha tralasciato nulla per pre-
sentarlo in una veste elegante e degna del soggetto.