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Hülsen, Christian
Le chiese di Roma nel medio evo: cataloghi ed appunti — Firenze: Olschki, 1927

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https://doi.org/10.11588/diglit.49250#0389
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S. GREGORII

Topogr. I, 3 p. 231). Nel Liber Anniversariorum S. Mariae in Portieri
(sopra p. 59 n. 68) è chiamata Sancto Gregorio a Sete Solia. Esiste tut_
torà sul posto antico.

Del Sodo Valliceli, f. 167, Vatic. p. 133; Panciroli 1 393 2 686 ; Lonigo Barb.
f. 5, Valliceli, f. 7v (S. Andrea), Barb. f. 27, Valliceli, f. 39V. (S. Gregorio) ;
Martinelli 107; Bruti voi. 4 (to. Ili) f. 177-179 (= lib. Ili c. XI; S. Andrea),
voi. 17 (to. XVI) f. 154-179 (ital.), voi. 12 (to. XI) f. 121-134 (lat.) ; Lubin 329 ;
Nibby 279; Forcella II p. 95-144. 539, XII p. 494; Armellini 1 290 2 513;
Marucchi 212; Angeli 203 sg. ; Kehr IP. I p. 103; Calvi Bibliografia 74.

8. S. GREGORII DE CORTINA.

H Lf.

Cene. 71 (de cartina) : den. VI —■ Paris. 220 — Taur. 118 : habet I sacerdotem
— Signor. 18 (S. Gr. de Pontica).
Chiesuola in Borgo sulla Piazza di S. Pietro, soggetta al capitolo
Vaticano, come si ricava dalle bolle d’Innocenzo III del 13. ottobre 1205
(Bullar. Vatic. I p. 84) e di Gregorio IX del 1228 (ivi p. 1 13). E regi-
strata pure, fra le filiali di S. Pietro, nei censuali della basilica Vaticana
della fine del sec. XIV (sopra p. 136 n. 11). Un documento del 13. ot-
tobre 1521, citato dal Lanciani (Memorie dell’Accademia Pontificia I parte 1,
1924, p. 234; dagli atti del notaio Bizoni, arch. stor. Capit. prot. 131
c. 3) ricorda una domus posila in platea sancii Petri versus scalavi, cui
ante est dieta platea, retro est domus Dominici de Palonibus et via publica
nuncupata Carreria sancta, a sinistro balere quedam parva ecclesia nuncupata
sanctus Gregorius. L’isola di S. Gregorio si vede disegnata, ma senza in-
dicazione della chiesuola, sulla pianta del Bufalini foglio A; ed ancora sulla
pianta dell’Alfarano (presso Cancellieri de secretariis II p. 630 ; cf. IV
p. 1829) è segnata (lettera mni} la « ecclesia S. Gr. in Platea prò ha-
bitatione cantorum ■». Il sito corrisponde ad un punto di mezzo fra l’obe-
lisco e l’estremità occidentale del portico sud della piazza odierna. Gene-
ralmente si ammette, sull’autorità del Severano (Sette Chiese I p. 49)
e del Torrigio (Grotte vaticane p. 189) che fosse atterrata da Pio IV
nel 1565 per l’aggrandimento della piazza; ma questo mal si concilia
colla testimonianza dell’Alfarano. Non si deve confondere, come spesso
fu fatto, con S. Gregorio degli Armeni o S. Gregorio de Palatio, e nem-
meno con S. Maria Virgariorum.

Lonigo Barb. t. 26V., Valliceli, f. 39V. (dal Cencio) ; Martinelli 360 ; Armellini
1 285 2 762 ; Ehrle Dissertazioni dell’Accademia Pontificia ser. II, voi. to,
1910, p. 32.

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