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Hülsen, Christian
Le chiese di Roma nel medio evo: cataloghi ed appunti — Firenze: Olschki, 1927

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https://doi.org/10.11588/diglit.49250#0637
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505

APPENDICE I

una chiesa esistita dentro il recinto del cosiddetto Stadio e che in verità
fu probabilmente quella di S. Cesario (sopra p. 233). Il Ligorio (cod.
Taurin. 20, cf. Romische Mitteilungen 1895 tav. Vili. IX) nota, nel bel
mezzo dello Stadio : « qiùvi fu la chiesa di S. Andrea » : nel catalogo
del 1555 (sopra p. 80 n. 19) si legge: X Andreae in Pallara prope Pa-
latium maius versus Circuiti Maximum regione Montium. Alle rovine di
questa chiesa il Biondo attribuisce il nome, pure errato, di S. Nicola,
v. più sotto n. 60. Finalmente Girolamo Ferruccio nelle aggiunte al
Fulvio (Venezia 1588 f. iogv.) asserisce: « questa sepoltura (di Gio-
vanni Vili) molti anni sono, essendo stata profanata questa chiesa, fu con-
dotta a S. Saba, detto S. Savo insieme con alcune reliquie che vi erano (si
tratta del gran sarcofago Matz-Duhn 3099, il quale già prima del 1375
stava a S. Saba e fu creduto sepolcro di Tito e Vespasiano : Cod. Vat.
4265 presso Parthey, Mirabilia Romae p. 60 ; Urlichs Codex Topogra-
phicus p. 137). Et questa chiesa non è più in essere da più di 40 anni in
qua, ma è in una vigna rincontro quella dell' Illustr. Cardinal Farnese, et
quella del S. Paolo Matthei gentilhuomo Romano ». Cf. anche Fedele Arch.
soc. romana XXVI, 1903 p. 367 sg. not. 5.
9*‘ 5. Andreae in staterà.
Il Fabricio p. 239 ed. 1587 (da cui Schrader f. 12 iv.; Scotto p. 23
ed. 1625) registra questa chiesa e la dice sita « in radicibus Capitola ».
Sembra un’altra denominazione arbitraria per S. Andreae de funariis
(sopra p. 185 n. 38).
S. Andreae in Tabernola.
Il Fabricio p. 238 ed. 1587 (da cui lo Schrader f. 121V. ; Schotto
p. 23 ed. 1625 ; Martinelli 341) ricorda una chiesa X. Andreae inter Es-
quilinum et Caelium, ubi olivi Tabernola dicebatur. Quest’ ultimo cognome
pseudoantico deve la sua origine ad uno strano malinteso di due passi
di Varrone relativi alla processione degli Argei (de lingua Latina V c. 47):
circa Minervium, qua in Caelio monte itur, in tabernola est; e c. 50: Oppius
mons terticeps, cis lucum Esquilinum, dexterior via in tabernola est. Sulla
spiegazione v. Jordan Topogr. II p. 256 : Huelsen-Jordan I, 3 p. 227.
Il Marliani (f. 113V. ed. 1534, cf. p. 82 ed. 1544) dice: Tota ea Esqui-
liarum pars, quae est plana, Esquilias inter et Coelium monlem basilicamque
Lateranensem vergit, hodie dicitur Merulana.... apud veteres regio Tabernolae
dicebatur. Il Bufalini invece segna, sul foglio NO, una Via Tabernole
 
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