Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 5.1899

DOI article:
Marucchi, Orazio: Di due codici epigrafici venuti recentemente nella Biblioteca Vaticana
DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.17405#0259

DWork-Logo
Overview
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
DI DUE CODICI EPIGRAFICI NELLA BIBLIOTECA VATICANA

253

Al fol. 141 v. vi sono copiate le iscrizioni monumentali della
base equestre dell'imperatore Costantino nel Toro romano e quelle
dei due tempi presso il clivo del Campidoglio. Finalmente al
fol. 145 vi è il testo di una iscrizione di Padova che ricorda
la costruzione di un oratorio in onore di s. Giustina fatta da
Opilione personaggio senatorio « Opilio v. c. et ili. PP atque pa-
tricius liane basilicam vel oratorium in hon. S. Justinae M. a
fimd. eoepit Deo juvante perfeeit».

Dal fin qui detto risulta pertanto che anche questo codice
dell'Alciati può essere di qualche vantaggio agli studi epigrafici
tanto classici che cristiani; e noi ci rallegriamo che esso pure
sia venuto a far parte della insigne raccolta della Biblioteca
apostolica.

Ed ora la notizia data di questi due recenti acquisti mi
invita naturalmente ad accennare ai lettori il nuovo aumento
avvenuto nella biblioteca medesima con le schede archeologiche
del de Kossi, delle quali fin dal principio di questo articolo ho
fatto menzione. Ed invero questo ricco tesoro di note mano-
scritte lasciate per testamento dal dotto fondatore del JBullettino
d'archeologia cristiana non potrebbe passarsi sotto silenzio in
questo nostro periodico che è la naturale continuazione del suo.

Le schede del de Eossi consistono in trentadue grossi vo-
lumi in 4° gr. contenenti tutto ciò che l'autore era venuto no-
tando relativamente ai suoi studi da osservazioni personali, da
consultazioni di opere, di monografie e di periodici e da notizie
che riceveva dai dotti di tutto il mondo. Questo vasto corredo di
appunti comprende l'epigrafia classica, la topografia romana, le
antichità cristiane. Su la topografia vi è il disegno di una vasta
opera da lui sempre vagheggiata di un Codex topographieus,
che dovea comprendere non i soli testi, come quello edito dal-
l'Urlichs, ma eziandio una estesa illustrazione di essi ed una
larga applicazione ai monumenti di Eoma. E questa parte dello
schedario contiene numerose e minute notizie sulle antiche piante
 
Annotationen