RESOCONTO DELLE ADUNANZE
7
per riconoscere almeno in quei dintorni il celebre cimitero
(istriano.
Finalmente Mons. Wilpert presentò la copia di una ben nota
pittura del cimitero maggiore di S. Agnese sulla via Nomen-
tana in cui fino ad ora si erano riconosciuti i Magi dinanzi al
Ee Erode presso i! quale è dipinta la stella.
Il riferente disse che avendo egli lavato bene la pittura dalle
molte macchie che la deturpavano aveva riconosciuto con grande
sua meraviglia che la figura del Ee giudeo si era improvvisa-
mente cambiata in quella della B. Tergine con il fanciullo Gesù
nel seno. Ecco adunque un altro esempio della scena consueta
della Epifania, mentre quella rappresentanza dei re orientali
dinanzi ad Erode era alquanto strana in una pittura cimiteriale.
Illustrò brevemente tale dipinto e lo attribuì al secolo quarto.
11 Gennaio 1908.
Mons. Wilpert parlò di due iscrizioni cristiane recentemente
scoperte in uno scavo che si eseguisce a sua cura col permesso
della Commissione di sacra archeologia in una regione prossima
al cimitero di s. Callisto, dove si è già rinvenuta fin dal giu-
gno 1902, una importante cripta di cui altra volta egli trat-
terà L La prima di queste epigrafi che nomina una Flavia Bal-
billa, è notevole per la data consolare di Mamertjno e Nevitta
che indica l’anno 302, ed essa offre la particolarità fino ad ora
unica di citare anche il nome del prefetto di Eoma, che in
quell’anno fu Massimo.
L’altra iscrizione appartenne ad una Antonia Ciriacete, ver-
gine cristiana, che morì il quarto giorno dopo aver ricevuto il
battesimo accepta Dei grafia quarta die virgo obiit. Ragionò
1 E questa la regione nella quale si è poi riconosciuto il cimitero
eli Damaso e quello dei ss. Marco e Marcelliano e di cui tratta l’articolo
speciale di Mons. Wilpert in questo stesso fascicolo.
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per riconoscere almeno in quei dintorni il celebre cimitero
(istriano.
Finalmente Mons. Wilpert presentò la copia di una ben nota
pittura del cimitero maggiore di S. Agnese sulla via Nomen-
tana in cui fino ad ora si erano riconosciuti i Magi dinanzi al
Ee Erode presso i! quale è dipinta la stella.
Il riferente disse che avendo egli lavato bene la pittura dalle
molte macchie che la deturpavano aveva riconosciuto con grande
sua meraviglia che la figura del Ee giudeo si era improvvisa-
mente cambiata in quella della B. Tergine con il fanciullo Gesù
nel seno. Ecco adunque un altro esempio della scena consueta
della Epifania, mentre quella rappresentanza dei re orientali
dinanzi ad Erode era alquanto strana in una pittura cimiteriale.
Illustrò brevemente tale dipinto e lo attribuì al secolo quarto.
11 Gennaio 1908.
Mons. Wilpert parlò di due iscrizioni cristiane recentemente
scoperte in uno scavo che si eseguisce a sua cura col permesso
della Commissione di sacra archeologia in una regione prossima
al cimitero di s. Callisto, dove si è già rinvenuta fin dal giu-
gno 1902, una importante cripta di cui altra volta egli trat-
terà L La prima di queste epigrafi che nomina una Flavia Bal-
billa, è notevole per la data consolare di Mamertjno e Nevitta
che indica l’anno 302, ed essa offre la particolarità fino ad ora
unica di citare anche il nome del prefetto di Eoma, che in
quell’anno fu Massimo.
L’altra iscrizione appartenne ad una Antonia Ciriacete, ver-
gine cristiana, che morì il quarto giorno dopo aver ricevuto il
battesimo accepta Dei grafia quarta die virgo obiit. Ragionò
1 E questa la regione nella quale si è poi riconosciuto il cimitero
eli Damaso e quello dei ss. Marco e Marcelliano e di cui tratta l’articolo
speciale di Mons. Wilpert in questo stesso fascicolo.