L’INCENDIO NE NONI ANO ED I CRISTIANI
(Da una imminente pubblicazione) 1
Il gran dramma della passione di N. S., il lavorìo ardente
ed indefesso degdi Apostoli e dei discepoli, le vive lotte fra
cristiani ed ebrei, la predicazione del Cristianesimo nella metro-
poli delVOrbis romano, il processo all’apostolo delle Genti nel-
Vimperiale Pretorio di Roma, ecc., restarono eventi di capitale
importanza ai loro giorni, per le prime comunità cristiane; tutte,
da Gerusalemme a Tessalonica, da Antiochia a Roma. E l’eco
di non pochi di questi eventi, si ripercosse viva e distinta nel-
l’attentissimo ambiente di Governo di Roma; checche a primo
aspetto ne sembri allo studioso. Anzi, un accurato esame mostra
com’essa eco dovè subito spandersi - sommessa, tenace, pertur-
bante - per l’Urbe intera, ove una specialissima condizion di cose
gli aveva preparato inaspettate risonanze.
La diffusione della fede Cristiana nelle provincie orientali
dell’ Impero e la sua diffusione in Roma, — in quei tempi,
quando in tutto il dominio Romano dilagavano ogni sorta e
specie di credenze, di riti, di culti, di filosofie, dell’Oriente, —
non destò nell’ambiente Italico e nel provinciale d’Occidente
(ove, quasi di sicuro, era essa penetrata, se non altro, nelle
commerciali città del littorale ed in quelle centro di grandi vie
consolari) alcuna commozione: era essa, una novella « super-
stite » - (religione intransigente, nel pensiero romano) - che ve-
niva ad aggiungersi alle tante altre.
1 Con la pubblicazione di quest’articolo del eh. Prof. Profumo su
tale importante questione manteniamo la promessa fatta già ai nostri
associati e ne ringraziamo l’egregio autore.
(Nota della Direzione).
(Da una imminente pubblicazione) 1
Il gran dramma della passione di N. S., il lavorìo ardente
ed indefesso degdi Apostoli e dei discepoli, le vive lotte fra
cristiani ed ebrei, la predicazione del Cristianesimo nella metro-
poli delVOrbis romano, il processo all’apostolo delle Genti nel-
Vimperiale Pretorio di Roma, ecc., restarono eventi di capitale
importanza ai loro giorni, per le prime comunità cristiane; tutte,
da Gerusalemme a Tessalonica, da Antiochia a Roma. E l’eco
di non pochi di questi eventi, si ripercosse viva e distinta nel-
l’attentissimo ambiente di Governo di Roma; checche a primo
aspetto ne sembri allo studioso. Anzi, un accurato esame mostra
com’essa eco dovè subito spandersi - sommessa, tenace, pertur-
bante - per l’Urbe intera, ove una specialissima condizion di cose
gli aveva preparato inaspettate risonanze.
La diffusione della fede Cristiana nelle provincie orientali
dell’ Impero e la sua diffusione in Roma, — in quei tempi,
quando in tutto il dominio Romano dilagavano ogni sorta e
specie di credenze, di riti, di culti, di filosofie, dell’Oriente, —
non destò nell’ambiente Italico e nel provinciale d’Occidente
(ove, quasi di sicuro, era essa penetrata, se non altro, nelle
commerciali città del littorale ed in quelle centro di grandi vie
consolari) alcuna commozione: era essa, una novella « super-
stite » - (religione intransigente, nel pensiero romano) - che ve-
niva ad aggiungersi alle tante altre.
1 Con la pubblicazione di quest’articolo del eh. Prof. Profumo su
tale importante questione manteniamo la promessa fatta già ai nostri
associati e ne ringraziamo l’egregio autore.
(Nota della Direzione).