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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 9.1903

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Wilpert, Joseph: Scavi nel cimitero dei Santi Marco-Marcelliano e Damaso
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https://doi.org/10.11588/diglit.18746#0321

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SCAVI NEL CIMITERO

DEI SANTI MARCO-M ARCE LEI AN 0 E DAMASO

Gli scavi che da quasi due anni si stanno facendo nel ci-
mitero dei santi Marco-Marcelliano e Damaso portarono in luce
molte iscrizioni, intiere e frammentate, le quali però in mas-
sima parte non offrono cosa degna di speciale osservazione e
poche soltanto meritano di essere subito pubblicate. Comincio
con una intiera che non chiudeva un loculo ma era murata nel tufo,
sopra un arcosolio ovvero sopra uno dei due sarcofagi anonimi,
dei quali parlerò più sotto. Essa apparteneva ad una vergine
quattordicenne, alla quale i genitori fecero il sepolcro. Eccone
il testo:

RA

• FILIAE • INCOMPABILI •

• CLVS • AELIANETI • CLVS •

• ALIANVS ■ PATER ET AFRANIA •

• SABINA • MATER • FEC • VIRGINIIN 1 DEO

• QVE • V • ANN • XIIII • IN PACE •

Sopra il nome della defunta vediamo la colomba col ramo
d’olivo nel becco; simbolo notissimo dell’anima nella pace eterna.

Nella bella frase: virgini in divisto Deo, il nome di Cristo è
espresso dal solito monogramma costantiniano, e la parola Deo
dal nesso delle due prime lettere. In nessi si presentano anche
le parole pater e mater, mentre vixit e quiescit sono indicati
colla sola iniziale ed il segno di abbreviazione. Degno di nota
è il gentilizio rarissimo Clusia, di cui il de Vit cita due soli
esempi; quello di Afrania è più frequente e fu reso celebre
 
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