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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 9.1903

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Franchi de'Cavalieri, Pio: I SS. Gervasio e Protasio sono una imitazione di Castore e Polluce?
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https://doi.org/10.11588/diglit.18746#0116

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110

P. FRANCHI PE’ CAVALIERI

non è possibile non riconoscervi un riflesso della concezione ro-
mana di Castore e Polluce (p. 43-44).

III. Che Gervasio e Protasio sieno realmente una copia
dei due (Aoì peyàXoi guidanti alla vittoria la cavalleria romana,
risulta eziandio dal loro carattere militare. S. Ambrogio dice che
essi tornarono alla luce appunto per difendere i fedeli dagli at-
tacchi degli ariani : Hos ego acquisivi tibi, plebs sancta, qui pro-
sint omnibus, nomini noceant. Tales ego ambio defensores, tales
milites lidbeo (prob. aveo), hoc est non saeculi milites, sed milites
Christi L Non è di qui chiarissimo che quando il santo dottore
collocò alla testa del popolo fedele in lotta con gli ariani i due
nuovi martiri, ebbe il pensiero ai Tindaridi? Gli ariani, scrive
francamente l’H., si trovarono proprio come i Latini al lago
Regi Ilo: all’improvviso essi si videro incontro due uomini bianco-
vestiti (in white) in atto di condurre all’assalto le schiere ro-
mane. S. Ambrogio, che li aveva posti colà nella fronte della
battaglia, sapeva di aver travestito da cristiani Castore e Pol-
luce (p. 45-4(3).

IV. Il primo discorso, che sopra le nuove reliquie tenne
il vescovo di Milano al popolo entusiasmato, è un’applicazione
del salmo 18 ( Cadi enarrant) al grande avvenimento della loro
scoperta. A un certo punto l’oratore esclama : JBonae noctes, no-
ctes luciclae, quae habent stelìas. Sicut enim stella a stella dif-
ferì in ciarliate, ita et resurrectio mortuorum 1 2. E prosegue spie-
gando come a buon diritto possa chiamarsi risurrezione il ricom-
parire (a difesa del popolo fedele) dei due martiri dimenticati.

1 Ep. cit. 10 in S. Ambros. ed. cit. V, 100,

5 Cf. Paul. I Cor. 15, 41-42. A questo passo dell’apostolo ebbe cer-
tamente il pensiero s. Emiliano, quando, interrogato in sogno dal fra-
tello pagano se tutti i martiri avrebbero una ricompensa eguale, rispose:
Attolle... oculos paulisper ad caeìum: iam videbis innumerabilem turbam
micaniium siderum, numquid stella omnis pari luminis honore praefulget ?
et tamen lumen omnibus unum est (in Pass. ss. Mariani et Jacobi 8,
p. 141, ed. Gebhardt).
 
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