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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 9.1903

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Kanzler, Rodolfo: Di un nuovo cimitero anonimo sulla via Latina
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https://doi.org/10.11588/diglit.18746#0180

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R. KANZLER

in questo terzo labirinto sotterraneo, trovammo che le sue gal-
lerie in tre punti s’incrociavano con quelle di un antico cimi-
tero, nel quale i loculi vedevansi non di recente aperti e violati b
Per intenderci meglio sulla precisa località del cimitero, dirò
ch’esso trovasi sulla destra dell’antica via Latina ad un centi-
naio di metri prima che questa attraversi la via Appia nuova.
Gli sterri della cava avevano incontrata la catacomba in quattro
punti : nel primo, la nuova galleria aveva troncato un braccio
di scala che più tardi riconoscemmo esser la scala d’accesso
del cimitero; nel secondo le gallerie cimiteriali erano state ap-
pena sfiorate dallo scavo dei cavatori moderni, e per un buco
si penetrava in un tratto di galleria allargato dalle frane; nel
terzo punto erasi distrutta la metà di una galleria; nel quarto
punto finalmente gli operai avevano tagliato la nicchia di un ar-
cosolio bisonio, e pel taglio rimasto aperto si penetrava in due
strane cripte poligonali comunicanti fra loro, le cui volte erano
sostenute nel centro ciascheduna da un pilone a sezione circolare.

Nessuna traccia d’iscrizione potemmo vedere, ma solo qualche
bollo sui tegoli; il conduttore poi della cava, il sig. cav. Va-
selli, ci consegnò una lampadina da lui quivi rinvenuta, lampa-
dina del tipo detto periato che può riferirsi al secolo IV.

Il nostro ispettore potè arrampicarsi per il tratto di scala
rimasto interrotto dalla galleria della cava, e constatare così che
la sua tromba era girante e le sue pareti dipinte con linee verdi
e rosse sul fondo bianco. Questi furono i soli dati che potemmo
raccogliere nel nostro primo accesso.

Nell’uscire poi dalla cava, il mio sguardo fu attratto da un
grosso parallelepipedo di travertino, a metà interrato, e fui
colpito dalle prime lettere della sua arcaica iscrizione che qui
riproduco e che io lessi così: A A PRONI. I miei cari e 1

1 Da informazioni assunte dai guardiani e da alcuni operai ci
risulta che queste gallerie furono trovate circa due anni fa.
 
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