IL VALORE TOPOGRAFICO DELLA SILLOGE DI VERDUN
341
« Roborat hic aniraos divino fonte lavacrnm
« Et dura membra madent mens solidatur aquis
« Anxit apostoliche geminatus(m) sedis honorem
« Christus (et) ad coelos hanc dedit esse viam
«Nani cui syderei commisit ln(li)mina regni
« Hic habet in templis altera clanstra poli 1 ».
N. 26. Epigramma scritto nel consignatorio « ubi pontifex
consignat infantes ».
« Istic insontes cadesti (f)lumine lotas
« Pastoris snmmi dextera signat oves
« Huc undis generate veni quo sanctus ad unum
« Spiritus ut capias te sua dona vocat
« Tu cruce suscepta mundi vitare procellas
« Bisce magis monitus bac ratione loci ».
Traduzione del n. 25 :
« Attingete la vita eterna dal fonte sacro ; qui la fede ha
il suo corso dove muore la sola morte».
« Qui il lavacro battesimale per mezzo del divino fonte corro-
bora le anime, e mentre le membra sono bagnate, la mente si
consolida con le acque ».
« Cristo aumentò il duplice onore della sede apostolica (cioè
la potestà di sciogliere e di legare) ed egli volle che questa
sede fosse la via per salire al Cielo ».
« Imperocché colui al quale Cristo affidò la custodia del regno
celeste (cioè s. Pietro) egli ha qui in questo tempio ambedue le
chiavi del Cielo » (cioè la potestà stessa di sciogliere e di le-
gare) 2.
1 11 codice dice: in amplis, ma è preferibile la lettura proposta dal
de Rossi: in templis.
* A me sembra che il geminatus honor sedis apostolicae possa spie-
garsi assai bene con la potestas solvendi atque ligandi, tanto più che il
ricordo delle chiavi fa naturalmente pensare al quodcumque ligaveris e
al quodcumque solveris.
341
« Roborat hic aniraos divino fonte lavacrnm
« Et dura membra madent mens solidatur aquis
« Anxit apostoliche geminatus(m) sedis honorem
« Christus (et) ad coelos hanc dedit esse viam
«Nani cui syderei commisit ln(li)mina regni
« Hic habet in templis altera clanstra poli 1 ».
N. 26. Epigramma scritto nel consignatorio « ubi pontifex
consignat infantes ».
« Istic insontes cadesti (f)lumine lotas
« Pastoris snmmi dextera signat oves
« Huc undis generate veni quo sanctus ad unum
« Spiritus ut capias te sua dona vocat
« Tu cruce suscepta mundi vitare procellas
« Bisce magis monitus bac ratione loci ».
Traduzione del n. 25 :
« Attingete la vita eterna dal fonte sacro ; qui la fede ha
il suo corso dove muore la sola morte».
« Qui il lavacro battesimale per mezzo del divino fonte corro-
bora le anime, e mentre le membra sono bagnate, la mente si
consolida con le acque ».
« Cristo aumentò il duplice onore della sede apostolica (cioè
la potestà di sciogliere e di legare) ed egli volle che questa
sede fosse la via per salire al Cielo ».
« Imperocché colui al quale Cristo affidò la custodia del regno
celeste (cioè s. Pietro) egli ha qui in questo tempio ambedue le
chiavi del Cielo » (cioè la potestà stessa di sciogliere e di le-
gare) 2.
1 11 codice dice: in amplis, ma è preferibile la lettura proposta dal
de Rossi: in templis.
* A me sembra che il geminatus honor sedis apostolicae possa spie-
garsi assai bene con la potestas solvendi atque ligandi, tanto più che il
ricordo delle chiavi fa naturalmente pensare al quodcumque ligaveris e
al quodcumque solveris.