DISCORSO IL
ioj
rìscontro di Servio } il quale difiese sin allo fiesso fiume il La-
tio nuovo} come fi udirà di qui a poco . Ma veggiamo , se
per avventura sia vero , che in alcun tempo il fiume Voltur-
no fu di quella Campania Felice il confine verso quello suo
lato .
III. Consine della Campania Felice verso Occidente ;
R Accontando Tolomeo nel lib. 3, della Geografia alla Tavo- Quefto con-
la 6, di Europa i nomi de’ luoghi marittimi de’Campani, de^.a
&. seguitando l’ordine da lui osservato, comune a tutti i Geo- p^ice^^ltri
grafi , a mentovar prima quelli del Iato di Occidente y Tempre u posero nel
camminando verso Oriente, pose nel primo luogo la bocca del fa™ Liri 3
fiume Liri; dal quale diversamente Strabene, Plinio Secondo , a^Tt lnSin”
& prima di e'iì Polibio, riferiti a dietro in varie occasioni, disse- V£-^a ‘
ro, quella medesima Campania Eaver princspio da Sinvessa, do-
ve hoggi è il castello appellato, La Rocca di Mmdragone. Sic-
ché refi t ingendo colloro alquanto quello suo consine, il dilataro-
no di alcun miglio di là del Volturno , al quale spatio corris-
pende poi fra terra per la obliquità del medesìmo fiume & de’
circofianti monti altro spatio maggiore . Ma se al dire di Ser-
vio dar vorremo, di là del Volturno fu il Latio nuovo5 il qua-
le nelle Chioie sopra il lib. 1. dell’ Eneide di Virgilio lasciò E* *hrì nel
scritto , che Latium duplex ess , unum a Liberi usque Fundos : a- siume F’ol-
liud inde usque Voltar num . Sicché quello fiume fu egualmente
termine della Campania minore , che della maggiore ; & il Me- il Latio imo-
la per quello verso non dille cosa da altri non approvata . L’ vo.
approvò anche fra moderni, ma tacque i nomi deli’ uno & dei-
si altro autore, il Cluverio al c. I. del lib. 4. dell’ Italia , portan-
done in testimonio sol quelle parole di Livio al lib. 22. Fabius
Cajìlinum occupai modici? prcejìdiis ; quce urbi Volturno sumine di- .
rempta, Falernum a Campano agro dividir.le quali da lui poi fu-
rono chiosate nel seguente cap. y. in tal modo: Certe non tara
urbs , quam ipsum ssumen ad hoc muneris commoda erat ; sed inte-
rim tamen urbs in medio Falerni 3 Campanique agri posita erat 3
quod voluti indicare Livius; havendo di più creduto , quella de-
scritione eslere fiata più antica di quella, onde la medesima
Campania fu difiesa fin al fiume Liri. Ma a Servio si oppone, O per errore,
come ben notò il Beroaldo , non sol Plinio Secondo , il quale 0 sfrt accofs
chiamò Sinvesia extremum in adjeblo Latio ; & sogginole , che
hinc selix illa Campania esl : ma Strabono ancora nel lib» y. che
ap-
ioj
rìscontro di Servio } il quale difiese sin allo fiesso fiume il La-
tio nuovo} come fi udirà di qui a poco . Ma veggiamo , se
per avventura sia vero , che in alcun tempo il fiume Voltur-
no fu di quella Campania Felice il confine verso quello suo
lato .
III. Consine della Campania Felice verso Occidente ;
R Accontando Tolomeo nel lib. 3, della Geografia alla Tavo- Quefto con-
la 6, di Europa i nomi de’ luoghi marittimi de’Campani, de^.a
&. seguitando l’ordine da lui osservato, comune a tutti i Geo- p^ice^^ltri
grafi , a mentovar prima quelli del Iato di Occidente y Tempre u posero nel
camminando verso Oriente, pose nel primo luogo la bocca del fa™ Liri 3
fiume Liri; dal quale diversamente Strabene, Plinio Secondo , a^Tt lnSin”
& prima di e'iì Polibio, riferiti a dietro in varie occasioni, disse- V£-^a ‘
ro, quella medesima Campania Eaver princspio da Sinvessa, do-
ve hoggi è il castello appellato, La Rocca di Mmdragone. Sic-
ché refi t ingendo colloro alquanto quello suo consine, il dilataro-
no di alcun miglio di là del Volturno , al quale spatio corris-
pende poi fra terra per la obliquità del medesìmo fiume & de’
circofianti monti altro spatio maggiore . Ma se al dire di Ser-
vio dar vorremo, di là del Volturno fu il Latio nuovo5 il qua-
le nelle Chioie sopra il lib. 1. dell’ Eneide di Virgilio lasciò E* *hrì nel
scritto , che Latium duplex ess , unum a Liberi usque Fundos : a- siume F’ol-
liud inde usque Voltar num . Sicché quello fiume fu egualmente
termine della Campania minore , che della maggiore ; & il Me- il Latio imo-
la per quello verso non dille cosa da altri non approvata . L’ vo.
approvò anche fra moderni, ma tacque i nomi deli’ uno & dei-
si altro autore, il Cluverio al c. I. del lib. 4. dell’ Italia , portan-
done in testimonio sol quelle parole di Livio al lib. 22. Fabius
Cajìlinum occupai modici? prcejìdiis ; quce urbi Volturno sumine di- .
rempta, Falernum a Campano agro dividir.le quali da lui poi fu-
rono chiosate nel seguente cap. y. in tal modo: Certe non tara
urbs , quam ipsum ssumen ad hoc muneris commoda erat ; sed inte-
rim tamen urbs in medio Falerni 3 Campanique agri posita erat 3
quod voluti indicare Livius; havendo di più creduto , quella de-
scritione eslere fiata più antica di quella, onde la medesima
Campania fu difiesa fin al fiume Liri. Ma a Servio si oppone, O per errore,
come ben notò il Beroaldo , non sol Plinio Secondo , il quale 0 sfrt accofs
chiamò Sinvesia extremum in adjeblo Latio ; & sogginole , che
hinc selix illa Campania esl : ma Strabono ancora nel lib» y. che
ap-