landò di ciò più risolutamente , disse > tutte le città 3 eh’erano
intorno Capua poter al Rio paragone riputarli piccioli cartelli ,
excepto Peano Sidicino , qua urbi est magni nomimi. Sicché senza
veruna riserba. la stimò città di quella regione al pari delle al-
tre ; alla quale anche più deliberatamente 1’ attribuì alquan-
io appresso, nelle Tegnenti parole.. Ha quoque sunt Campania urbes,
quarum siipra ejl a- me satta mentio , Cales & Teanum Sidicinum»
Et fermamente non dovettero i Romani haverne fatta altra de-
scritione, essendo ella collocata nel suo consine ; del cui fertil
campo hebbe da presso non vii parte verso Mezzogiorno : ess
sendo non men lodata quell’ altra parte del suo territorio , che
le è dietro verso Settentrione , appellata tuttavia con vocabolo
di molte centinaja di anni Patenara r & per altro modo più
nuovamente, Caj anelloLaonde ancor Vitruvio al cap. 3. des
lib. 8. chiamolla città Campana & le parole si recheranno in
quello Discorso, mentre si tratterà di Cales »-
VI. Forma della Campania Felice & suoì aditi è
MA io temo di dover essere ripreso , che Rabbia attribuito QuesiA
alla Campania Felice forma rotonda & circolare ; la cui lun-
ghezza, al dire di Frontino, fu della sua- larghezza maggiore ìuTxsatru^
& nondimeno havendo egli parlato secondo la proprietà dell’
arte Cromatica , sarà flato a me, che a tanta strettezza non so-
no obbligato, ben lecito attribuirle non diversa forma da quella,
che le attribuì Polibio ; il quale nel medesimo lib. 3. dopo il
suddetto ragionamento delle città sue, & dopo alcune Iodi del-
la fecondità dfe’suoi campi, in alcun de’quali ,, scrivendo , che
Cannibale entrò la prima volta co’ suoì Cartaginesi, gli assomi-
gliò ad un Teatro ; il suo interprete ha così : Igitur in hai cam-
pai , velut in Theatrum quoddam deseensuri Carthaginienses, cunttos
per ter resatturi videbantur (a) . Et se mi si risponderà, che quello-
autore usurpò il nome- dì Teatro in sentimento di Anfiteatro
& che alluder volle alle pugne, & alle contese 3 che in sì fat-
ti luó-
(a) Herodiano nel lib. 3. ragio- F ietla collibus^ in The atri speciem Litui
nando del conssitto di Nigro , & di Se- || habet a mari LongiJJìme excurrests ,
vero : ha concurrerunt ad Ijjicum, quem j quafi quoddam beili siadium s.ibridila
appelLant jinum3 Longe Lateque fpatio- | natura >
sijjlma in planitie \ qua perpetui! sub-1
intorno Capua poter al Rio paragone riputarli piccioli cartelli ,
excepto Peano Sidicino , qua urbi est magni nomimi. Sicché senza
veruna riserba. la stimò città di quella regione al pari delle al-
tre ; alla quale anche più deliberatamente 1’ attribuì alquan-
io appresso, nelle Tegnenti parole.. Ha quoque sunt Campania urbes,
quarum siipra ejl a- me satta mentio , Cales & Teanum Sidicinum»
Et fermamente non dovettero i Romani haverne fatta altra de-
scritione, essendo ella collocata nel suo consine ; del cui fertil
campo hebbe da presso non vii parte verso Mezzogiorno : ess
sendo non men lodata quell’ altra parte del suo territorio , che
le è dietro verso Settentrione , appellata tuttavia con vocabolo
di molte centinaja di anni Patenara r & per altro modo più
nuovamente, Caj anelloLaonde ancor Vitruvio al cap. 3. des
lib. 8. chiamolla città Campana & le parole si recheranno in
quello Discorso, mentre si tratterà di Cales »-
VI. Forma della Campania Felice & suoì aditi è
MA io temo di dover essere ripreso , che Rabbia attribuito QuesiA
alla Campania Felice forma rotonda & circolare ; la cui lun-
ghezza, al dire di Frontino, fu della sua- larghezza maggiore ìuTxsatru^
& nondimeno havendo egli parlato secondo la proprietà dell’
arte Cromatica , sarà flato a me, che a tanta strettezza non so-
no obbligato, ben lecito attribuirle non diversa forma da quella,
che le attribuì Polibio ; il quale nel medesimo lib. 3. dopo il
suddetto ragionamento delle città sue, & dopo alcune Iodi del-
la fecondità dfe’suoi campi, in alcun de’quali ,, scrivendo , che
Cannibale entrò la prima volta co’ suoì Cartaginesi, gli assomi-
gliò ad un Teatro ; il suo interprete ha così : Igitur in hai cam-
pai , velut in Theatrum quoddam deseensuri Carthaginienses, cunttos
per ter resatturi videbantur (a) . Et se mi si risponderà, che quello-
autore usurpò il nome- dì Teatro in sentimento di Anfiteatro
& che alluder volle alle pugne, & alle contese 3 che in sì fat-
ti luó-
(a) Herodiano nel lib. 3. ragio- F ietla collibus^ in The atri speciem Litui
nando del conssitto di Nigro , & di Se- || habet a mari LongiJJìme excurrests ,
vero : ha concurrerunt ad Ijjicum, quem j quafi quoddam beili siadium s.ibridila
appelLant jinum3 Longe Lateque fpatio- | natura >
sijjlma in planitie \ qua perpetui! sub-1