DISCORSO X -ij
«piefle parole potrebbe egli Laverie tolte di pelo dal suo citato
Senocrate, che fu, al pari di Ateneo > Greco & forefliero au-
tore (a).
Hor la noflra Capua fu città di quella Campania, del che
d rende sìcuri, per tacer qui ogni altro, Strabene autor g ra-
ri ssimo, il quale alla recata sua universal descritione soggiunse
prima i nomi delle sue città di mare & delle Isole vicine, &
poi di Capua cosi segui appresso il suo interprete a dire : Ai
vero in mediterranei; ejl Capua, re vera id , quod nomine eius si-
gnisicatur ; reliqua; enim si ei compare;, oppida sunt> exceplo Teano
Sidicino , qua urbi efi magni nomini; »
Capua in
quefta Cam-
pania dicejì
colloca sa »
V. Campania Capuana sra "l siume Volturno & Acerra, & sra ’I
Monte Tisata & il mare »
MA io scorgo nell’ hilloria di Livio , che dentro i confini
della medesima regione fu un’a tra Campania , perciò al- Altra
quanto minore, & intesa in un più rillretto significatoj percioc-
che egli nel lib, 7, pose in bocca de’ Capuani ambasciadori , i jicompresenè
quali esposero nel Senato Romano le preghiere delle loro città, Teano*
che ricorreva al suo aiuto contro de’Sanniti, le seguenti parole:
Parum suit , quod sernet in Sidicino agro , iterum in Campania ipsa
legione; nosira; recidere » Erano flati rotti in guerra i Capuani la
seconda volta da’ Sanniti in quel piano campo , che giaceva fra
la loro città & il monte Tisata : del qual conssitto- dicendoli Eivio jllu-
esser seguito nella propria Campania, & non già di quel primo, strat0 *
che fu commesso nel territorio Sidicino, cioè nel Teanese; fer-
mamente quella Campania non fu quella descrittaci a dietro da
Strabono, ma altra minore, havendoci il medesimo Geografo dì*
chiarate nelle parole recate qui a dietro , che Teano in quella
sua maggior Campania Irebbe luogo aliai principale. (b) Et per
av«
(a) Potrebbe forsè dirli , elite non ;
in dimmil maniera ancora i Codici Gre- j
ci dell’Evangelio di S.Matteo nel cap. j
*2. due volte basino : In Bethleem Ju-
deete^ non per modo di differenza da .
altra Betlemme di altra regione fuori '
della Giudea . Il che ivi non essondo I
siato avvertito da S. Geronimo , fa da
lui rifiutata una tal lettone , & accetta-
ta quella del Codice Hebreo Judcey per
la quale si distingue quella Betlemme
dall’ altra di Galilea . Et forsè anche
nell’ istessa guisa appresso Virgilio nel
Lib, 7. erio in Latio , cioè lènza
additarne distintione da. altro Latio ;
benché Servio- ivi dice , che sé ne di-
mostra il Latio vecchio: & bisògnereb-
be , che Hefperio non vi sìasse per Ita-
’■ lico, ma per Occidentale , il che ha
1 dello Arano.
(b) Similissimo essempio di quella
minore & propria Campania dentro
dell®
HI
«piefle parole potrebbe egli Laverie tolte di pelo dal suo citato
Senocrate, che fu, al pari di Ateneo > Greco & forefliero au-
tore (a).
Hor la noflra Capua fu città di quella Campania, del che
d rende sìcuri, per tacer qui ogni altro, Strabene autor g ra-
ri ssimo, il quale alla recata sua universal descritione soggiunse
prima i nomi delle sue città di mare & delle Isole vicine, &
poi di Capua cosi segui appresso il suo interprete a dire : Ai
vero in mediterranei; ejl Capua, re vera id , quod nomine eius si-
gnisicatur ; reliqua; enim si ei compare;, oppida sunt> exceplo Teano
Sidicino , qua urbi efi magni nomini; »
Capua in
quefta Cam-
pania dicejì
colloca sa »
V. Campania Capuana sra "l siume Volturno & Acerra, & sra ’I
Monte Tisata & il mare »
MA io scorgo nell’ hilloria di Livio , che dentro i confini
della medesima regione fu un’a tra Campania , perciò al- Altra
quanto minore, & intesa in un più rillretto significatoj percioc-
che egli nel lib, 7, pose in bocca de’ Capuani ambasciadori , i jicompresenè
quali esposero nel Senato Romano le preghiere delle loro città, Teano*
che ricorreva al suo aiuto contro de’Sanniti, le seguenti parole:
Parum suit , quod sernet in Sidicino agro , iterum in Campania ipsa
legione; nosira; recidere » Erano flati rotti in guerra i Capuani la
seconda volta da’ Sanniti in quel piano campo , che giaceva fra
la loro città & il monte Tisata : del qual conssitto- dicendoli Eivio jllu-
esser seguito nella propria Campania, & non già di quel primo, strat0 *
che fu commesso nel territorio Sidicino, cioè nel Teanese; fer-
mamente quella Campania non fu quella descrittaci a dietro da
Strabono, ma altra minore, havendoci il medesimo Geografo dì*
chiarate nelle parole recate qui a dietro , che Teano in quella
sua maggior Campania Irebbe luogo aliai principale. (b) Et per
av«
(a) Potrebbe forsè dirli , elite non ;
in dimmil maniera ancora i Codici Gre- j
ci dell’Evangelio di S.Matteo nel cap. j
*2. due volte basino : In Bethleem Ju-
deete^ non per modo di differenza da .
altra Betlemme di altra regione fuori '
della Giudea . Il che ivi non essondo I
siato avvertito da S. Geronimo , fa da
lui rifiutata una tal lettone , & accetta-
ta quella del Codice Hebreo Judcey per
la quale si distingue quella Betlemme
dall’ altra di Galilea . Et forsè anche
nell’ istessa guisa appresso Virgilio nel
Lib, 7. erio in Latio , cioè lènza
additarne distintione da. altro Latio ;
benché Servio- ivi dice , che sé ne di-
mostra il Latio vecchio: & bisògnereb-
be , che Hefperio non vi sìasse per Ita-
’■ lico, ma per Occidentale , il che ha
1 dello Arano.
(b) Similissimo essempio di quella
minore & propria Campania dentro
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