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Pellegrino, Camillo; Mazzocchi, Alessio Simmaco
Apparato Alle Antichità Di Capua O Vero Discorsi Della Campania Felice (Tomo Primo) — Napoli: Nella Stamperia Di Giovanni Gravier, 1771

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https://doi.org/10.11588/diglit.55588#0453
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DISCORSO!!. 403
in quello ho seguito l’altrui dire, ma all’autorità del più volte
citato Oratore , che fece un tal paragone , & dichiarò la su-
periorità del nostro, si dee credere, non converrà, che io ne Ila
biasimato ; posciachè pur Cicerone nella stesia Oratione con più
aperto ragionare, benché per servir forsè alla sua causa, che in
quel punto trattava , di nuovo determinò una tal maggioranza
in quelle altre parole, parlando Umilmente de’ suddetti Romani
coloni: Romam in montibus positam, & convallibus* cxnaculissub-
latam, atque suspensam , non optimis viis , angusiijjìmis semitis,
prce Jua Capua planijjìmo in loco explicata, ac prce illis semitis ir-
ridebunt, atque contemnent (a). Et del Capuano antico sito fin
qui si è detto a bafianza.
XXX. Casilino Città, dove al presente è CAPUA nuova . Suo
territorio par creduto sin al mare. Sua diminuitone. In
vano su cercato di risiorarla. Suo Ponte fopra il
siume Volturno , detto in alcun tempo
Casilino .

(OEguitando adunque tuttavia il noslro cammino per F Appia ; CAsiLiNO
O non panni, che sia bisogno replicare quel, che si è inteso a su sot perire
dietro da Strabene, che di Capua verso Roma si perveniva in miglia , non
Casilino ‘3 la qual difianza fu descritta dall’Autor dell’ Itinerario lnt^re.ionta-
del Peutingero, esser di tre miglia, quanta ancor dille Asconio
Pediano, esser quella da Capua al fiume Volturno. Sicché es- riva'
sendo fiata Casilino al principio sopra ambedue le sile rive , ha me Koltumo.
l’un di quelli scrittori di quel, che l’altro ragionato. Di quello
sito di Casilino volendo avvisarci Livio , hebbe a dire nel lib.

2.2. quelle parole. Fulvius Casilinum occupai modicis prcefidiis ,qux
urbs Volturno sumine dirempta, Falernum a Campano agro dividit.
Et nel lib. 23. dopo haver detto, che Casilinum (pùngenti Pr&-
nesiini habebant, soggiunse eh’ essi intersettis notte oppidanis, partem
urbis , quee citra ( o vero cis ) Volturnum efi ( dal Iato verlò
Roma ) eo enim dividitur amnì> occupavere. II che essendo av-
Eee 2 venu-

Livio ili11,
Arato in p&
luoghi.

(a) All’hor che Nerone, appresso
Tacito nel lib. 15.degli Annali, riedificò
Roma , latis viarum spatiis, cohibita
tedisiciorum altitudine , &c. erant ta-
llii , qui crederemo veterem illam sor-

marti salubritatis magis conduxisse ,
quiim angufiie itinerum , & altitudo
telìorum non periodo solis vapore per*
rumpereniur.
 
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