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Pellegrino, Camillo; Mazzocchi, Alessio Simmaco
Apparato Alle Antichità Di Capua O Vero Discorsi Della Campania Felice (Tomo Primo) — Napoli: Nella Stamperia Di Giovanni Gravier, 1771

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.55588#0538
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Horatio illu-
sirato.

Et Teano/zz
degli Osci
sitori della,
loro regione.

1 quali ri-
tennero un
de'lati degli
JleJJl monti,
di cui i San-
niti ritenner
l'altro.

Ne' colli de-
gli A uni nei.


turno propriamente città de’ Sanniti ( hora nella sua Hifloria il
. suo lib. 16. manca, che da Stefano vien citato ) il qual forsè
tal dille , eh’ ella per alcun tempo da essi fu occupata , i quali
frequentemente travagliarono le regioni di qua , di là del Li-
ri , del che ragionerò in altro Drscorso : nè qualunque si creda
s origine de’ Sanniti, potrà dirli, che i monti degli Osci furono
■ in altra contrada, che in quella, dove essì habitarono , de per-
ciò di quà del Volturno. Ben reità a sapcrsi,fe degli Osci pri-
ma , & poi de’ Sanniti furono i monti di quà di quello fiume :
o pure se in un sol tempo i Sanniti una parte, & gli Ofci ne
ottennero un’ altra? A me par , che nella guisa, che il mon-
te Callicola dal lato di Cales appartenne alla Campania, & dal
lato di Trebola a’Trebolani, & a quella parte del Sannio , la
qual fu di minor nome: nello Hello modo quelli altri monti ,
da un Iato surono degli Osci, & da un altro de’Sanniti , il che è
pur ragionevole assai. A quello, se io non erro , volle alludere
Horatio nella Sat. y. del lib. i. citata più volte, havendo in-
trodotto a beffarli 1’ un dell’ altro nella villa, quee fuper efl Candì
cauponas: cioè alquanto di là di Caudio , Medio Cicerro, del
quale erano clarum gena: Ofci : & Sarmento, huomo di es-
ser servile, •& parmi dell’ affetto delle genti di quel luogo , eh’
èra di là della Campania , &. ne’ Sa-nnitici Hirpini., & havea da
un lato i monti Tifati, & dall’altro quelli che sovrastano a No-
la . Di sì fatte gare, & motteggevoli cometa fra popoli convici-
ni non pedono gli esempj non edere fiati in ogni tempo, po-
fciachè tuttavia son molto srequenti in ogni luogo : nè è men
certo, che i Capuani, creduti Osci, si fecer beffe de’ Sanniti ,
armando i loro gladiatori nel modo , eh’ psiì in guerra ornar
dolevano i loro soldati, del che ci è autor Livio nel lib. <?. il
quale dilse , che Campani ab fitperbia , & odio Samnitinm ,
gladiatore^, quod speElaculum inter epulas erat, eo ornata armarunt,
Samnitiumque nomine appellarunt. Laonde Horatio tattilmente in-
vero , come sogliano i Satirici , dovette la sielsa loro antica &
piacevole emulatione in quel luogo quasi de’ comuni loro confi-
ni acconciamente accennare .

XXXVII. .Aurunca città. Sejsa città. Teano città .Venasro città.
MA Virgilio havendo ne’ recati versi divisamente mentovati
da’Malsici gli alti colli degli Aurunci, io penta, che per
essì

432 D I S C O R S O IL
Dionigi Ha- 2. Nondimeno nè io penta , che Dionigi chiamò Min-
hearnaseo il- <? -.c r t .... r tt h • -r
Insilato. Ste-
fano Bizan.
rifiutato.
 
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