r
i w
•a
ji; . >i
:
.A
■ni
v*1'
.i>.
•i
.A
G"
VESCIA
città d'ignoto
Cicerone
Icori trato
Livio
mendato.
ik
132 DISCORSO IL
Et Cedia in vero, & seco Vescia, che diede il nome all’
altro suddetto campo Vescino, al seno Vescino, mentovato da
Strabene , & all’ angullo palio Vescino deseritto da Livio ,
le parole de’ quali autori ho recate a dietro, non dovettero es-
ser lontane 1’ una dall’ altra : non efsendo nè anche flato di lo-
de lontano il cacio Vescino dal Ceditio ; anzi essendo flato ,
come il genere l’un dell’ altro : Proximum Urbi Vefcinum ( dille
Plinio, altra volta recato ) eumque a Cceditio campo : col qual
generico vocabolo fu il medesimo cacio lodato da Martiale nel
lib. 13. con quel diflico:
3, Si sine carne voles jentacula sumere srugi,
„ Hxc tibi Vescino de grege mussa venie.
Adunque Vescia, che non dovette e'icr città di vii conto, Ireb-
be il suo territorio di quà & di là di Sinvessa fin al Liri j
fìcchè Lucano del Liri potè dir giuflamente:
3, .... umbrose Liris per regna Marìcce
,, Vefcinis impidsus aquis
& anche Livio potè scrivere con buona osservatione nel lib. io.
che,in Samnio novi exercitus exorti, ad depopidandos imperii Ro-
mani sines, per Vefcinos in Campanum Falernumque agrum tran*
ri- feendunt. T~ ~
con
& e
monte Mussi-
to.
In S INOPE
città de’Greci
Peì.isgi di
lejjagiiu ,
delti Amine!.
J; lH"
Nè Cicerone men convenevolmente ci rappresentò
que’luoghi nelle seguenti parole dell’ epifl. 2. del lib. iy. ad
Attico : XV. Kal. e Sinuejsano profeiseens , cum dedissem ad te
litteras , divertìjsemque a Cumis in Vesciano, &c. che così dee ivi
leggerli quella voce, & non già Vesliano . Dal che panni di po-
ter raccogliere, che Vesciafu nel contorno di Sinvessa per alcun
miglio a dentro terra verso la regione de’ Sanniti, a piede del
monte Massìco : nè io del suo sito saprei penfare altro : essendo
nel resto il Sinvessano assai manifeflo, della qual città bora segui*
rò a ragionare.
IX. Sinvejsa città. Pettino . Mondragone, fua etimologìa. Acque
SinveJJane ; loro bagni. S. Cromatio , & suoi compagni ,
martiriq^ati in Sinvejsa . Plotino sorfè quivi pensò
issituir una Republica al modo di Platone.
FU Sinvessa al principio appellata Sinope , come affermarono
alcuni antichi autori appretto Plinio Secondo nel cap.y. del
lib. 3. Oppidum Sinuejfa , dice egli , extremum in adjeblo Latio ,
quarti quidem Sinopen dixere vocìtatam : nel qual tempo fu città
Gre-
i w
•a
ji; . >i
:
.A
■ni
v*1'
.i>.
•i
.A
G"
VESCIA
città d'ignoto
Cicerone
Icori trato
Livio
mendato.
ik
132 DISCORSO IL
Et Cedia in vero, & seco Vescia, che diede il nome all’
altro suddetto campo Vescino, al seno Vescino, mentovato da
Strabene , & all’ angullo palio Vescino deseritto da Livio ,
le parole de’ quali autori ho recate a dietro, non dovettero es-
ser lontane 1’ una dall’ altra : non efsendo nè anche flato di lo-
de lontano il cacio Vescino dal Ceditio ; anzi essendo flato ,
come il genere l’un dell’ altro : Proximum Urbi Vefcinum ( dille
Plinio, altra volta recato ) eumque a Cceditio campo : col qual
generico vocabolo fu il medesimo cacio lodato da Martiale nel
lib. 13. con quel diflico:
3, Si sine carne voles jentacula sumere srugi,
„ Hxc tibi Vescino de grege mussa venie.
Adunque Vescia, che non dovette e'icr città di vii conto, Ireb-
be il suo territorio di quà & di là di Sinvessa fin al Liri j
fìcchè Lucano del Liri potè dir giuflamente:
3, .... umbrose Liris per regna Marìcce
,, Vefcinis impidsus aquis
& anche Livio potè scrivere con buona osservatione nel lib. io.
che,in Samnio novi exercitus exorti, ad depopidandos imperii Ro-
mani sines, per Vefcinos in Campanum Falernumque agrum tran*
ri- feendunt. T~ ~
con
& e
monte Mussi-
to.
In S INOPE
città de’Greci
Peì.isgi di
lejjagiiu ,
delti Amine!.
J; lH"
Nè Cicerone men convenevolmente ci rappresentò
que’luoghi nelle seguenti parole dell’ epifl. 2. del lib. iy. ad
Attico : XV. Kal. e Sinuejsano profeiseens , cum dedissem ad te
litteras , divertìjsemque a Cumis in Vesciano, &c. che così dee ivi
leggerli quella voce, & non già Vesliano . Dal che panni di po-
ter raccogliere, che Vesciafu nel contorno di Sinvessa per alcun
miglio a dentro terra verso la regione de’ Sanniti, a piede del
monte Massìco : nè io del suo sito saprei penfare altro : essendo
nel resto il Sinvessano assai manifeflo, della qual città bora segui*
rò a ragionare.
IX. Sinvejsa città. Pettino . Mondragone, fua etimologìa. Acque
SinveJJane ; loro bagni. S. Cromatio , & suoi compagni ,
martiriq^ati in Sinvejsa . Plotino sorfè quivi pensò
issituir una Republica al modo di Platone.
FU Sinvessa al principio appellata Sinope , come affermarono
alcuni antichi autori appretto Plinio Secondo nel cap.y. del
lib. 3. Oppidum Sinuejfa , dice egli , extremum in adjeblo Latio ,
quarti quidem Sinopen dixere vocìtatam : nel qual tempo fu città
Gre-