RITRATTO
DEL
CAV. GIUSEPPE CESARI
DETTO L’ARPINO
QUADRO IN TELA
Alto Pal. 2. On. 7. Largo Pal. 2. On. i.
x c.
I? iglio e discepolo di un debole e povero
Pittore fu il Cav. d’Arpino, così detto per-
chè nato nel paese di tal nome in Terra di
Lavoro. Passato in Roma sotto il Roncalli,
ebbe protezione ed aiuti da Gregorio XIII.
e dai Pontefici suoi successori, i quali lo
prescelsero nelle opere più importanti, ed
il ricompensarono con vistosi appuntamenti,
che resero più comoda la sua esistenza • e più
particolarmente fu assistito e protetto da Cle-
mente Vili che il creò ancora cavalier dei-
si Ordine di Cristo.
Tanta fortuna, lungi dal conservare nel
Cesari il carattere dimesso e timido, lo rese
Serie III. T. II. 7
DEL
CAV. GIUSEPPE CESARI
DETTO L’ARPINO
QUADRO IN TELA
Alto Pal. 2. On. 7. Largo Pal. 2. On. i.
x c.
I? iglio e discepolo di un debole e povero
Pittore fu il Cav. d’Arpino, così detto per-
chè nato nel paese di tal nome in Terra di
Lavoro. Passato in Roma sotto il Roncalli,
ebbe protezione ed aiuti da Gregorio XIII.
e dai Pontefici suoi successori, i quali lo
prescelsero nelle opere più importanti, ed
il ricompensarono con vistosi appuntamenti,
che resero più comoda la sua esistenza • e più
particolarmente fu assistito e protetto da Cle-
mente Vili che il creò ancora cavalier dei-
si Ordine di Cristo.
Tanta fortuna, lungi dal conservare nel
Cesari il carattere dimesso e timido, lo rese
Serie III. T. II. 7