RITRATTO
DEL CAVALIERE
GIOVAN FRANCESCO BARBIERI
DETTO IL QUERCINO
QUADRO IN TELA
Alt. Pal. 2. On. 7. Largo Pal. 2.
CXXIX
Il genio infuso da natura per alcuna delle
umane discipline, è torrente che non può
ritenersi. Nato era pittore il Barbieri; e non
valsero a distornarlo dall’arte le esortazioni,
le minacele ed i gastiglii del padre, che alle
lettere lo avea destinato. Ancor fanciullo ri-
traeva senza guida d’alcuno tutto ciò che ve-
dea: pastori, animali , paesi ed altre cose.
Erudito prima in Cento sua patria da Bene-
detto Gennari, si recò di poi a Bologna per
esser diretto da Giambatista Cremonini, suo
concittadino.
Studiò quivi le opere di Lodovico Ca-
racci; e da questo celebre artista ebbe lode
DEL CAVALIERE
GIOVAN FRANCESCO BARBIERI
DETTO IL QUERCINO
QUADRO IN TELA
Alt. Pal. 2. On. 7. Largo Pal. 2.
CXXIX
Il genio infuso da natura per alcuna delle
umane discipline, è torrente che non può
ritenersi. Nato era pittore il Barbieri; e non
valsero a distornarlo dall’arte le esortazioni,
le minacele ed i gastiglii del padre, che alle
lettere lo avea destinato. Ancor fanciullo ri-
traeva senza guida d’alcuno tutto ciò che ve-
dea: pastori, animali , paesi ed altre cose.
Erudito prima in Cento sua patria da Bene-
detto Gennari, si recò di poi a Bologna per
esser diretto da Giambatista Cremonini, suo
concittadino.
Studiò quivi le opere di Lodovico Ca-
racci; e da questo celebre artista ebbe lode