RITRATTO
D I
LORENZO GABBIERI
TONDO IN TAVOLA
Diametro once 8.
CXVI.
f'ra i Caracceschi fu anche il Garbieri, fe-
lice imitatore, allorquando ei volle, de’suoi
Maestri , massimamente di Lodovico. Di
questi sebbene meno scelto nelle teste, sicco-
me dice il Lanzi, apparve altrettanto gran-
dioso nelle forme, espressivo nelle attitudi-
ni, e ragionato nei grandi componimenti;
sicché le sue pitture in S. Antonio di Mila-
no, nelle quali nobilitò le forme più di quel-
lo, che egli usasse sare, furono dall’Agostini
ascritte nella sua Guida ai Caracci.
La guerra che facevasi a Guido, impe-
gnò il Garbieri, uomo d’indole affatto op-
posta a quella di lui, ad attaccarsi al contra-
rio partito; quindi come lo Spada, ma con
più dottrina, e con maggiore ponderazione,
D I
LORENZO GABBIERI
TONDO IN TAVOLA
Diametro once 8.
CXVI.
f'ra i Caracceschi fu anche il Garbieri, fe-
lice imitatore, allorquando ei volle, de’suoi
Maestri , massimamente di Lodovico. Di
questi sebbene meno scelto nelle teste, sicco-
me dice il Lanzi, apparve altrettanto gran-
dioso nelle forme, espressivo nelle attitudi-
ni, e ragionato nei grandi componimenti;
sicché le sue pitture in S. Antonio di Mila-
no, nelle quali nobilitò le forme più di quel-
lo, che egli usasse sare, furono dall’Agostini
ascritte nella sua Guida ai Caracci.
La guerra che facevasi a Guido, impe-
gnò il Garbieri, uomo d’indole affatto op-
posta a quella di lui, ad attaccarsi al contra-
rio partito; quindi come lo Spada, ma con
più dottrina, e con maggiore ponderazione,