’** DI ALFONSO II.
ÀmorjGhesoIoicorlegiadri Inuesca. Etl’altro*
Amor, che in cor gentil ratto s’apprende.
t.a qual cosa può conhderarh, che auenga principalmente per tre ca-
gioni
L a prima, perche i gentilisonodi sublime&diuino ingegno, ondefa-
cilmenteconoscono le bellezze & le perfettioniin chi sono. Et Ie cose bel-
le & buone1, da chi pienamente le conosce, è come impossibile a nort
amarsL
L a secondn,perche le Donnebelle &c gentili sono di complession sangtu
gna,comeeparimentequeIIa de gli huominigentili & di nobil’animo. Etla
somighanza& conformità delle complessioni, deglianimix&de’ costumi è
ìa principal cagione dell’amore..
L a terza è Ja gratitudine, Iaqual sempre si ritroua ne g!i animi illu-
slri. Là onde riducendosi per tegià detteragioni le uereDonne adamarei
gcntili, & prmcipalmente iuirtuosì, &uaIorosì, essi ali’incontionon pos-
iono ner ofhcio di gratitudine mancar di riamarle , & adorarle con tutto
i’animo. Daliequai ragioni s può trarre, chela maggior parte delle uere
Donne, lc quali sìnceramente amano persona degna. d’èssère amata , sìeno>
qual sempregdose, & in timore, chel’amanteloro nonkuolgaadamar’al-
tra,sì corae pur perle detteragìoni ueggiamo, chemoVtnipe{Toiueri& gen-
tili amantihanno da giuiHficarsì con le lor Donne , &colmondo, & far fe-
de della fermezzadelLamor loro . Essendo odunque quel fanciullo di san-
gue regio,così perpadre, comeper madre, di gentiiissima compl'essione , Sc
di gratiosa indoie,& di bella & ualorosa persona, & di ueramente regij, & di-
uini costumidi può imaginare, che essendosi preso dellamor di quaiche ualo
rosa fanciulla ò giouene, equale, ònonmolto sopra l’età sua,. ellasi fosie
perauentura fatta intendere, di non tenerfi moltosicura, & conseguentemen
te molso lieta di tal’amore, temendo che neluenir lui crescendo in etàin bel-
lezza,in ualore,in uirtù, in grado, &ing!oria, si uolgerebbeforsead amar’
altra donna,Jasciando 1 ei. Alla qual difsidenza egli uolesièfoise li.spondere^
& assicurarla,cheperniunaFortuna,& per niun’accidente non eraper mu-
tarsi dalla fermezza dell’amor suo,& della suafede.
O’ forseancora ii potrebbe considerare ,. che talTmpreia egli ieuasie norr
con queifa intendon amorosa, di cui si è detto, ma che più tesio ritroum-
dosi allora, quasi nella prima sua fanciullezza v& nel principio di quegliam-
ni, ne iquali si cominciaa conoscer ueramente il mondo , & ad incams-
narlì aquellamaniera di uita, che la complessione, il genio, l’institutionev
Ia natura nostra, & Iddio, cì proponedi douer seguire, egli si disponesiV
alla uita generosa,uirtuosa, & magnanima,. comeconmolta uaghezza firr
da allora ne iittese ilmondo,• & neuidemolte magnanime operationi, &:
ehiarissimilumi di sommo& rarissimo splendor uero . Maperche egli do-
uea forseauerletto in più Autori, òuditcrdir da moki, chei fànciulli&
i gioueni sogliono mokcr spesio con l’età uenire stranamente mutandoco-
sfumi & uita,&diprodighi,non cheliberali, diuentar miseri,di piaceuo-
lissimi, amabili y uenirs stranij & odiosi , di clementissimi sarsi crudeli, e
di giusti tornar rapaci & tiranni, per questo egli uoldJe-mosirar’a se fiesio
ÀmorjGhesoIoicorlegiadri Inuesca. Etl’altro*
Amor, che in cor gentil ratto s’apprende.
t.a qual cosa può conhderarh, che auenga principalmente per tre ca-
gioni
L a prima, perche i gentilisonodi sublime&diuino ingegno, ondefa-
cilmenteconoscono le bellezze & le perfettioniin chi sono. Et Ie cose bel-
le & buone1, da chi pienamente le conosce, è come impossibile a nort
amarsL
L a secondn,perche le Donnebelle &c gentili sono di complession sangtu
gna,comeeparimentequeIIa de gli huominigentili & di nobil’animo. Etla
somighanza& conformità delle complessioni, deglianimix&de’ costumi è
ìa principal cagione dell’amore..
L a terza è Ja gratitudine, Iaqual sempre si ritroua ne g!i animi illu-
slri. Là onde riducendosi per tegià detteragioni le uereDonne adamarei
gcntili, & prmcipalmente iuirtuosì, &uaIorosì, essi ali’incontionon pos-
iono ner ofhcio di gratitudine mancar di riamarle , & adorarle con tutto
i’animo. Daliequai ragioni s può trarre, chela maggior parte delle uere
Donne, lc quali sìnceramente amano persona degna. d’èssère amata , sìeno>
qual sempregdose, & in timore, chel’amanteloro nonkuolgaadamar’al-
tra,sì corae pur perle detteragìoni ueggiamo, chemoVtnipe{Toiueri& gen-
tili amantihanno da giuiHficarsì con le lor Donne , &colmondo, & far fe-
de della fermezzadelLamor loro . Essendo odunque quel fanciullo di san-
gue regio,così perpadre, comeper madre, di gentiiissima compl'essione , Sc
di gratiosa indoie,& di bella & ualorosa persona, & di ueramente regij, & di-
uini costumidi può imaginare, che essendosi preso dellamor di quaiche ualo
rosa fanciulla ò giouene, equale, ònonmolto sopra l’età sua,. ellasi fosie
perauentura fatta intendere, di non tenerfi moltosicura, & conseguentemen
te molso lieta di tal’amore, temendo che neluenir lui crescendo in etàin bel-
lezza,in ualore,in uirtù, in grado, &ing!oria, si uolgerebbeforsead amar’
altra donna,Jasciando 1 ei. Alla qual difsidenza egli uolesièfoise li.spondere^
& assicurarla,cheperniunaFortuna,& per niun’accidente non eraper mu-
tarsi dalla fermezza dell’amor suo,& della suafede.
O’ forseancora ii potrebbe considerare ,. che talTmpreia egli ieuasie norr
con queifa intendon amorosa, di cui si è detto, ma che più tesio ritroum-
dosi allora, quasi nella prima sua fanciullezza v& nel principio di quegliam-
ni, ne iquali si cominciaa conoscer ueramente il mondo , & ad incams-
narlì aquellamaniera di uita, che la complessione, il genio, l’institutionev
Ia natura nostra, & Iddio, cì proponedi douer seguire, egli si disponesiV
alla uita generosa,uirtuosa, & magnanima,. comeconmolta uaghezza firr
da allora ne iittese ilmondo,• & neuidemolte magnanime operationi, &:
ehiarissimilumi di sommo& rarissimo splendor uero . Maperche egli do-
uea forseauerletto in più Autori, òuditcrdir da moki, chei fànciulli&
i gioueni sogliono mokcr spesio con l’età uenire stranamente mutandoco-
sfumi & uita,&diprodighi,non cheliberali, diuentar miseri,di piaceuo-
lissimi, amabili y uenirs stranij & odiosi , di clementissimi sarsi crudeli, e
di giusti tornar rapaci & tiranni, per questo egli uoldJe-mosirar’a se fiesio