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Ruscelli, Girolamo; Ruscelli, Vincenzo; Franco, Giacomo [Ill.]
Le imprese illustri del Ieronimo Ruscelli — Venedig, 1584 [Cicognara, 1949]

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https://doi.org/10.11588/diglit.27713#0152

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D I CaT. DE’ xMED. REGINA DI FR. j 19

aiiej.ugià elettaquella be.liissima} & virtuosìssima giouene nonsolo per quel
Cristiaaiisimo Regno,maancora perche di lei aueliè à nascere chi douesse es-
serpnncipalc;agionede.ìkserenità,&delkueralucèdi tutta la Cristianità,
le inspirò questa impresa,per la qualeeiiaaugurasse àfè il Regnos & alla Cri-
stianità tuttala serènità vesa per mezosuo.

Maritata poi questaGiouene, & venutaalladignità Reale,st c ve-
duto,che non ha voluto mai nèlasciare, nè mutarlafeliciisima lmpresasua.
Et quantunque el!a st trouasse già nel colmod'ogni serenità, Sc d’ogni splen-
dore, tuttaviaricordeuole, che tutre lecose diquesto mohdohannole uolte
loro,& che la vita nostra ha sempreinteruallstora di luce,ora di tenebre, eila,
perche niuna cosa terrena potesse mai rimouerla della ferma fede, & speraza
della gratia di Dio, deliaqualeaueagiàuedutoversolei tantaparte , stman-
tennela sua Impresa, come per Meta,ò segno de’ suoi pensteri. Et ben st uide
poscia auersela conseruata a grand’vso.Percioche st ritrouò per molti anni ste-
rile in modo,che i medici eran gia fuor d’ogni speranza,che ella foise per gia-
mai far ftgiiuoli.Onderitrouandost il Re Fr ancesco, suo suocero, d’a-
uer gia rimandati in Cielo la maggior parte de’ suoi figliuoli,st mossero aicu-
ni primatidelPvegno àproporre,che ii deuesseconlei far diuortio,dàdo altra
moglieraalDelfiao Enrico,&alei, che vniuersalmente eraamata daciasche-
duno,si dessero entrate,& gradi,& dignità conformi a suoi meriti.Nel che el
la st mostrò sempremodestissima,&padentissima. Conla qualmodestia, &
con la qual bontà ,oltre al sommo amore, che il marìto, il suocero, & tutto ii
Regno le portaua per leamabilis$ime,& lodeuolissime qualità sue,se ne vides
chequelgran Re,e’lfigliuoloelestèro, diuolerpiù tosto star’a pericolo dilàr
finirein elsi la Casa loro, che far’alcun tortoa quella gentilissima giouene. Et
non lolo in questo le ualse Paugurio, & la speranza della sua Impresa, che Id-
dioledeuesseapportarluce, &seremtà in quellegran tenebre,chele deueano
tener soffocato, non cheoffuscatoil cuore, &laliberò d’ogni penstero di de-
uerst mai,se non per morte,separar dal marito, & Signor suo, ma st uide , che
tncoramiracolosamentelddio fra non molto tempo, Fuor d’ogni vmana spe-
ranza,la fece fecondissima,& le diede figliuoli,maschi, & femine, delle quali
l’tna è gia fàtta R egina di Sragn a,& così adornata di Real presenza,di co
di ualore,che ben si fa tener degna,non solamente del padre,& della
jnadre,ma ancoradi quel diuin fìato,del quasella fii ingenerata, essendo co
sa notissimaa tutto il modo,cheessa Reginaluamadre s’ingrauidò per
sola forza della deuotion sua,deirorationi, & delle elemosine,che
dicontinuòfaceua fare , perottenerquelkgratia , laquale
Sarra,&Elisabettas& piu altreconl’orationi,conl’ele-
mc sine,& principalmente con la bonàt della vitaj
& con ìa deuodcne , & fede loro , han-
no auuta dall infinita misericor-
dia4&bontà di Dio.,

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