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Ruscelli, Girolamo; Ruscelli, Vincenzo; Franco, Giacomo [Ill.]
Le imprese illustri del Ieronimo Ruscelli — Venedig, 1584 [Cicognara, 1949]

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https://doi.org/10.11588/diglit.27713#0236

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2o4 m francesco car. gonzaoa:

Oue dìcono> che queU’accortissimo gentil’huomo, senza quafi smarrirsi
punto,& con uolto grauerispose subito,roallora,magnanimo Principe,scris
si come poera,à i quali cproprio,nó chelecito il fauoleggiare,& il fingere.Oi'a
ragiono come Ambafciatore,ài qualisi disconuienepertutti modiil mentire,
& massimamentequando da Principe sinccrissimo,& santo, com’è il mio,so-
nomandati à Prin;ipe sincerissimo,& santo,com?è V.Maestà.Allora scrissi co
me giouene,oraparlo come vecchio.Allora tutto pienodi sdegnoy& di passio
nc, per ritrouarmi dal DucaÀlelsmdro genero di V. Maestà discacciauo dalla
mia patria,ora libero da ognipassione,& pienamente disingannato,che V.Mae
flà non compnrta niuna ingiuititia. Allora riempitoper l’orecchie da alcun4
falsi relatorsora imformatissimoper lungo tempo da infinite espcrienze ch'io
n’ho vedutc,& vdite da mezo mondo.La qual pronta,& bella.risposta dicono,
che piaque tanto à queH’animoaltissimo diCesare,chealzandosi in piede per
andar à tauola,gli paselietamentela manosopra la spalla, & disse,chedeU’eiì-
liasuo da Fiorenz-a non s’aueua egli da doler punto, poi che auea trouato sì
grande appoggio, com’eraquello del Re Francesco, & cheaH’huomo virttio-
sovogniliiogo è patria. Ma ben s’aueua egli da doler'il Duca Aleslandro d’esss
re llato priuo d’vn gentil’huomo così saggio,& di tanto valore, com’egii era ,
Er così auendorAkmanni, con alcune pcrehr, & sostantiose parole, rendutc
gratieà suaMaestà , fu poi benignissimamente veduto semprein tutta quella
Corre, & ottennequanto voleua à seruigio del suo Re, & ebbe onoratissimi
doni,& si pamcontentissimo,come faceua ognipersona buona,&di giudicio
cbe ncgociauacon la propria persona di quel Princip«,alqualc moici secoli
adietro non h'-n veduto forse altro simile, non chemagg’ore.

I l chetutto,eredo,.cheà i iettori di bcll’animo non dturà esserestato seno
gratissitrio, cheàme sia venuto in proposito diricordare, n< ìssoccalion deli*
Irnprvsa-di questo gran.CardinaleJI quale,olrreall’csser figltuolo di DonFer-
ranteGonzaga, che è flatode’primi, & più fauoriti Capitani,cheabbia auuto
i< Iralk il detto In.perator Carlo Quinto, ohrealla congiuntion di langue,.
che pcr due cugim ha già due volre rinouata con l’Impcrial Casa D’ a v-
stri A) oltreall’esserla Casa fua stata semprefauoritissima,&fidelissima del
sacro Imperio,& okre ali’auei'ancoCegli i’Aquila per propria Insegna, ò Ar-
me dclla sua Cas.t,La tiene poi nuouamente formata co i rami ciGÌ'ua dat
torno, & col Motto appropriato per particolar sua Impresa, con
quelle generose intentioni, che se ne son toccare di sopra, &
che può facilmente da se stesso comprender ciascuno,il
qual’abbia vcra informatinne delia gcntile, & be-
nigna natura sua, & di quelia ver.i bontà, la
quale insieme coi’suoi ccnriuui iiudijJ;

& con la dottrina,lo fanno grato-
& riuerito al módo,p.ùfor
se chealcun’aitra natu.
raJe ò accidental
'• dignità,nel

!a quelg’à lia, ò che possà ric&-
ucrpersuucairu

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