wrf D I FRANCESCO
inenti,& difficoltàsegli attrauersauano in tal’amor suo,tantopiuÌ’amcrsifa-
ceua grande, conforme à quella vera sentenza del Petrarca,
Viuaceamor,che negli affannicresce.
tantopiu si faceua maggior’in luila diligenza,& iidesidejrio,conformeàque!-
i’altra verissima,
'bjitìmur ìn vetìtum.
tanto si faceua in luimaggior il valoref & tanto più si faceuanota,& illuslrela
costanza, & la fede sua. Nel qual pensìero vien certamente i’Impresii ad esser
bellissima,& degnadi giouenemagnanimo,di Signor di gianmerito, & dige-
nerosissimo amante vero.
M a, sapendosi, chequesto Signore fin dalla prima sua fanciullezzaèstato
sempre dato alla militia', ouc per segnalate operationiè stato fatto più d’vna
volta principalCapodi lelici, &virtuosi esserciti, &che hasempremostrati
chiarissimi lumi di desiderio di gloria,si potrebbeper auentura con più saldo
giudiciocredere, chetalImpresafosse leuata dalui piùtostoconintentione
diproporre à se stesso,alla Fortuna,&à ciascun suo cosi amico,come nemico
la ferma dispositione delFanimosuo di caminare, & arriuar’ai proposto f ne
della gloria col suo valore, non temendo di qualsi voglia impedimento, che
IaFortuna,ò gli andamenti delmondo,ò la malignità di chiunque fosse,potes-
separarli auanti, pcr distorio, ò impedirlo dal felice corso del voler suo. Ec
chequesta fosse sua propria intentione,si può congetturar facilmente dal sa-
persi,la vita sua essercstata sempre impiegatain maneggi grandi, & oltreall’es
serestatoparente,&alleuo,&logotenente generale di quel gran Fran-
cesco Maria dellaRouere, Ducad’VrbinOjilqualèstatovera coro-
na della miiitia ne’i tempi suoi, & nodrito & cresciuto quasi di continuo neii’
onorata scuola di molte virrù con Gvido Baldo, figliuolo del detto
Duca, & crede non meno della virtù, & dellagloria, che dello Stato del padre
suOjsièquesto Conte dato tuttoà iseruigi delIaCasa d’A v s t r i a, &èsta
to in particolar sommamenteamato,&stimato dall’Imperator Carlo Quin
to,alqualemolto giouinetto cominciò à seruire,& sotto l’ombra del quale,oÌ
treall’auerconseguitionori, &gradi,conformi alla suprema grandezza d’ani-
mo di quel gran Principe,ha poi corsa felicissima.Fortuna in auer’occasioni di
mostrar’ilsuo valore, noniolamente colconsiglio, maancoracon l’arme, &
con la persona,in più d’vnararaoperatione,sì come,per tacerne moltealtreftu
quella, quandoi’annoM D X L VI. essendo laguerra di Germania contra
i ribelli deli’Imperio, &auendo i nemici deli’Imperatore occupata vna riua
del fiume A l b i in SasTonia, gl’Imperiali non vedean come da ioro si potes-
sevarcar’il fiume,profondo,&rapidissimo,nè il tempococedeua in alcunmo
do il poter far ponte,Là ondei’imperatore,tra molti de’ suoi principaliConsi
glieri, & personaggi di carichi grandi,elesse questo ConteLandrianoà deuer
prendcr cura delpaslàggio di queifiume,raccommandandoall’opera,& al con
siglio suo cosa di tanta importan7a,allapresenzad’ambcdue gli eslerciti. II
qual Contc,tolti subito scco alcuni de’più arditi Caualieri,si mise à varcar’ol
tre contrai nemici,& mal gradoloro pailato nell’altra riua, &postosiàcom-
battere,& tenerlià bada,spacciò subito indietro vn de’suoiàfar’intéder’iltut
to
inenti,& difficoltàsegli attrauersauano in tal’amor suo,tantopiuÌ’amcrsifa-
ceua grande, conforme à quella vera sentenza del Petrarca,
Viuaceamor,che negli affannicresce.
tantopiu si faceua maggior’in luila diligenza,& iidesidejrio,conformeàque!-
i’altra verissima,
'bjitìmur ìn vetìtum.
tanto si faceua in luimaggior il valoref & tanto più si faceuanota,& illuslrela
costanza, & la fede sua. Nel qual pensìero vien certamente i’Impresii ad esser
bellissima,& degnadi giouenemagnanimo,di Signor di gianmerito, & dige-
nerosissimo amante vero.
M a, sapendosi, chequesto Signore fin dalla prima sua fanciullezzaèstato
sempre dato alla militia', ouc per segnalate operationiè stato fatto più d’vna
volta principalCapodi lelici, &virtuosi esserciti, &che hasempremostrati
chiarissimi lumi di desiderio di gloria,si potrebbeper auentura con più saldo
giudiciocredere, chetalImpresafosse leuata dalui piùtostoconintentione
diproporre à se stesso,alla Fortuna,&à ciascun suo cosi amico,come nemico
la ferma dispositione delFanimosuo di caminare, & arriuar’ai proposto f ne
della gloria col suo valore, non temendo di qualsi voglia impedimento, che
IaFortuna,ò gli andamenti delmondo,ò la malignità di chiunque fosse,potes-
separarli auanti, pcr distorio, ò impedirlo dal felice corso del voler suo. Ec
chequesta fosse sua propria intentione,si può congetturar facilmente dal sa-
persi,la vita sua essercstata sempre impiegatain maneggi grandi, & oltreall’es
serestatoparente,&alleuo,&logotenente generale di quel gran Fran-
cesco Maria dellaRouere, Ducad’VrbinOjilqualèstatovera coro-
na della miiitia ne’i tempi suoi, & nodrito & cresciuto quasi di continuo neii’
onorata scuola di molte virrù con Gvido Baldo, figliuolo del detto
Duca, & crede non meno della virtù, & dellagloria, che dello Stato del padre
suOjsièquesto Conte dato tuttoà iseruigi delIaCasa d’A v s t r i a, &èsta
to in particolar sommamenteamato,&stimato dall’Imperator Carlo Quin
to,alqualemolto giouinetto cominciò à seruire,& sotto l’ombra del quale,oÌ
treall’auerconseguitionori, &gradi,conformi alla suprema grandezza d’ani-
mo di quel gran Principe,ha poi corsa felicissima.Fortuna in auer’occasioni di
mostrar’ilsuo valore, noniolamente colconsiglio, maancoracon l’arme, &
con la persona,in più d’vnararaoperatione,sì come,per tacerne moltealtreftu
quella, quandoi’annoM D X L VI. essendo laguerra di Germania contra
i ribelli deli’Imperio, &auendo i nemici deli’Imperatore occupata vna riua
del fiume A l b i in SasTonia, gl’Imperiali non vedean come da ioro si potes-
sevarcar’il fiume,profondo,&rapidissimo,nè il tempococedeua in alcunmo
do il poter far ponte,Là ondei’imperatore,tra molti de’ suoi principaliConsi
glieri, & personaggi di carichi grandi,elesse questo ConteLandrianoà deuer
prendcr cura delpaslàggio di queifiume,raccommandandoall’opera,& al con
siglio suo cosa di tanta importan7a,allapresenzad’ambcdue gli eslerciti. II
qual Contc,tolti subito scco alcuni de’più arditi Caualieri,si mise à varcar’ol
tre contrai nemici,& mal gradoloro pailato nell’altra riua, &postosiàcom-
battere,& tenerlià bada,spacciò subito indietro vn de’suoiàfar’intéder’iltut
to