lo* di sran; cokte làkdriano.’
'di elTo Marchese,CapitanoGeneriilé,ruédo così datol!ordine,& la risolimo
ne del combattcrenel secreto,& nesa person;;di eiToConte. Ecoltreà ciò5
neH’assc'diodi Valenzaquestanni p ci;'ìini,daF ancest, &in molt’altre cose»
&fattioniimportanti fìè eglipoo:c;oinrnodo,cheil Iìe Fi lippo, il qua.
Ie,comediFortuna,cosìancor( iezzasl’amr osì vedefarfelicissimaco-
correnza algran padre suo, dc ò à q sto Contein perpctuo feudo, laTer-
ra, & il Contado di Pandino neiiO diMiiano , & lofecedel Conseglio
secreto di sua Maestà ,
Ma,perchesi vede per c:; iim ta esperienza, che la Fortuna, le piii volte
s’interpone per impe .. oie ccsegrandi,ne gli animi, & ne gli effetti
deilepcrsone cli gr .. tosto à procurar di sar tanto più chiari i me
riti, &levirtù 1 :uto,cheàquestoSignorenonè màcatalapar-
tesua di qui. • vide ti pi:ò facilmentecredere, che in quei tempi
egstleuasìe qudiv sua b'eiiissima Impresa delfiùme, il qual non ritiene il suo
corso,nè tonia m dictro,ò st st piu Ìento,ò tardo,ma alsmcontro h fti maggio
recon gli intoppio impedimenti, cheglis’attrauersano. Colquai’essempio,
kggiadrissimamente finito col Motto suo, Alt ior, non fegniot , voglia
a’ suoi nemici, à gli amici, al mondo,& ristrettam-enteal Re C ^ t o l i c o,
dar stcurissimo segno,chequestitai disturbi,nèalcun’akro,riòn erano, & non
sono in alcun modo per indebilire,ò ritardare il ftelice corso deli’animo,& del
valor suo,in continuar lasua virtù,la sua gloria, &principalmentela sua feli-
cissima seruitù coldètto Re, suo perpetuo Signore, & beneftattore, anzi per
molto maggiormente accrescerli ì’animo,& ancor leforze,sìcomes’è poi ve-
duto,& sitien tuttauia vedendo, che i Cieli,benigni fautorid’ogni onestissi-
mo dèstderio,rhannoaiutato, & aiutanoàmostrar congli esfetti, vedendosi
con quantocalda&alta bontà quel grande, &magnanimoRe, abbiatenuto
in ferma protettione,& stima le cose di esso Conte,& quanto egli venga tutta-
uia crescendo in consideratione di cut.ti i primi Principi d’Europa,& in cspet-
tatione di deuer in breue crescere à notabilissimi gradi di dignità,per più d’u
riauia,così dal giudiciosissimo Pontefice,amatore, &fautore d’ognivirtù, &
d’ogni merito,come particolarmente dal predettoCatolico Re Filippo, ama-
to,& riuerito da lui con tantosingolare,& deuotissima asfettione,che appres-
so di questo par che tenga in poco ogn’altro rispetto ò bene di questo módo.
Etperò credo potersi affermar sicuramente, cheper esso Re sta stata ftatta da
lui quefta Impresta.Là onde,potédo auer soggetto,& intetione così amo
rosa,comemorale, &militare in vniuersale, & come poi partico-
larmente alla seruitù sua co) già detto Re Catolico,
& essendo vaga , ®olata di figure, & di Mot-
to , viene ad auer tutta quella bellezza
& perfettione , cheà qual si vo-
g)iaperfetta,& bellissi.
malmpresasì pos
ia dare.
FRAN-
'di elTo Marchese,CapitanoGeneriilé,ruédo così datol!ordine,& la risolimo
ne del combattcrenel secreto,& nesa person;;di eiToConte. Ecoltreà ciò5
neH’assc'diodi Valenzaquestanni p ci;'ìini,daF ancest, &in molt’altre cose»
&fattioniimportanti fìè eglipoo:c;oinrnodo,cheil Iìe Fi lippo, il qua.
Ie,comediFortuna,cosìancor( iezzasl’amr osì vedefarfelicissimaco-
correnza algran padre suo, dc ò à q sto Contein perpctuo feudo, laTer-
ra, & il Contado di Pandino neiiO diMiiano , & lofecedel Conseglio
secreto di sua Maestà ,
Ma,perchesi vede per c:; iim ta esperienza, che la Fortuna, le piii volte
s’interpone per impe .. oie ccsegrandi,ne gli animi, & ne gli effetti
deilepcrsone cli gr .. tosto à procurar di sar tanto più chiari i me
riti, &levirtù 1 :uto,cheàquestoSignorenonè màcatalapar-
tesua di qui. • vide ti pi:ò facilmentecredere, che in quei tempi
egstleuasìe qudiv sua b'eiiissima Impresa delfiùme, il qual non ritiene il suo
corso,nè tonia m dictro,ò st st piu Ìento,ò tardo,ma alsmcontro h fti maggio
recon gli intoppio impedimenti, cheglis’attrauersano. Colquai’essempio,
kggiadrissimamente finito col Motto suo, Alt ior, non fegniot , voglia
a’ suoi nemici, à gli amici, al mondo,& ristrettam-enteal Re C ^ t o l i c o,
dar stcurissimo segno,chequestitai disturbi,nèalcun’akro,riòn erano, & non
sono in alcun modo per indebilire,ò ritardare il ftelice corso deli’animo,& del
valor suo,in continuar lasua virtù,la sua gloria, &principalmentela sua feli-
cissima seruitù coldètto Re, suo perpetuo Signore, & beneftattore, anzi per
molto maggiormente accrescerli ì’animo,& ancor leforze,sìcomes’è poi ve-
duto,& sitien tuttauia vedendo, che i Cieli,benigni fautorid’ogni onestissi-
mo dèstderio,rhannoaiutato, & aiutanoàmostrar congli esfetti, vedendosi
con quantocalda&alta bontà quel grande, &magnanimoRe, abbiatenuto
in ferma protettione,& stima le cose di esso Conte,& quanto egli venga tutta-
uia crescendo in consideratione di cut.ti i primi Principi d’Europa,& in cspet-
tatione di deuer in breue crescere à notabilissimi gradi di dignità,per più d’u
riauia,così dal giudiciosissimo Pontefice,amatore, &fautore d’ognivirtù, &
d’ogni merito,come particolarmente dal predettoCatolico Re Filippo, ama-
to,& riuerito da lui con tantosingolare,& deuotissima asfettione,che appres-
so di questo par che tenga in poco ogn’altro rispetto ò bene di questo módo.
Etperò credo potersi affermar sicuramente, cheper esso Re sta stata ftatta da
lui quefta Impresta.Là onde,potédo auer soggetto,& intetione così amo
rosa,comemorale, &militare in vniuersale, & come poi partico-
larmente alla seruitù sua co) già detto Re Catolico,
& essendo vaga , ®olata di figure, & di Mot-
to , viene ad auer tutta quella bellezza
& perfettione , cheà qual si vo-
g)iaperfetta,& bellissi.
malmpresasì pos
ia dare.
FRAN-