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IMPERATOU’
& Imperatorì.OndejCotnb è detto,fi Tliol Sgurarl in signifìcatione di rimune
ratione,& di premio,& vsauasi ancor pariméte per coronar i Poeti degni.On-
de con moltaprudentia, &generosìtà vera, si vedequesto prùdentifèimo &
generosissimo Principe auer voluto misteriosamente inferire,chenei rimune
rar’i seruitij,&levirtù,si debbia ester prestissÌmo,& espedito,& nó aspettar,
come molti fanno,ò di morìr essi primàjò chemuoìa colóso, chc da loro son
degnid’esferpremiatijò di fario fuor d’occasione,ò csi tempò,chea chi Iòrice
ue siapoco ad vtile,ò con tantostento,& con tanto maì’animo , che da quei,
chelo riceuono,nesien pocoaggraditi,& daquei,chelo veggono,ò intendo-
nq,poco lodati. La qual somma prudentia, & magnanimità, congiunte con
somma giustitia, &somma ciementia di non esser precipitoso nei aannèggiaj
re,ò punire,non iento,b tardo nelrimunerare,& gioUar5aJtrui,quanto, & co-
mesieno state conosciute,& vsate da glianticìiiPrincipi,&quantosi conosca
no & vsin’oggi da i nostri, cioè da chi ntilia, da chi poco, da chi molto, & da
chi moltissimo,& cosequentemente quanto,& a chi nu!ia,poco,molto,o moi
tissimo il nonfarlo sia di danno per molte vie,& ilsarIo sia giouamento, può
ciascuno andar considerando,& riconoscendo da semedesimo,esTendo iPrin
cipiquella città posta sopraimonti, chenonpuò ceiarsi, laqual fu diuisata
dalSignornostro. Et nel proposito diqueftaImpresa mibasteràdi ricordare
come qucsto gran R.e,che ne è Autore,si è satto fin quasi dalle fasceconosce-
re d’auer da Dio questo gran dono della magnanimità, & della prudentia, an-
cor che questa vogliono alcuni nò poter’esser ne i fanciulli,poi che dicon farsi
daU’elperientia di molte cose.Ma cóceduto loro che così siaqsi yerrà per que-
sto tanto piìia veriftcarsi quello,che quì poco auantiho.toccató, cioè, chein
questo Signore sta venuta più per espreslo dono di Dio,che per ordinario cor
so della natura.Si come ha sempre cótinuamente mostrato con gli cffetti tut-
to quello,cheleggiadraméte si propone con talImpresà.Et esiendo col proce
dere,& crescer degli anni,& ancora deH’autorità, & gradezza sua venuto pro
portionatamente crescendo la dimostrationej&.l’effetto délle già dette impor
tantissime virtù vereftì può sicuramente far giudicio,chesiaper venirledimo
strandoalpresente,quando eglisitruoua nelpiù belfiore deli’età sua,.supre-
mo Imperator de’ Cristiani, che senz’alcuna còntrouersia è la prima digniti
delmondo,cugino,&cognatodelRe F ilippo, degnamentechiamatoCato
lico,il quale così di titolhcome di Regni,di potéza,di grandezza vera,& sopra
tutto di splendore,&divera gloriaè ilmaggiòr Re diCristianità.Finalmente
eglipoi questo altissimoPrincipe,di cui èl’Impresa, trouandosìauer iRegni
deU’Vngheria,dellaBoemia,&c.&principalmétecircondato di fratelli,&figli
uoli, tutti degni di qual si voglia gran monarchìa, & congiunto di sangue &
d’affinitàconquasitutti iprimi,&piùimportantiPrincipidiCristianità, ein
tanto grande opinione,& estimatione del mondo,che di Prudentia, di Bontà,
di Splendidezza,& di Valorcmonli riconosce il mondo alcun supcriore, per
nò dir’eguale.Onde,come cominciaia dire,sia facilissima cosii ilfar giudicio,
che con breuissimo procesto ditempo, aggiungendosi all’animo siuo quelle
forze,& quella grandezza,chene dehdera,&ne spera ilmondo,sia per veder
si ogni dì verificarsi con gli essetti quella generosa proposta^che a se stèsso, &
almondo eglili vedeauer fattacon questalmpresa.
NICO-
IMPERATOU’
& Imperatorì.OndejCotnb è detto,fi Tliol Sgurarl in signifìcatione di rimune
ratione,& di premio,& vsauasi ancor pariméte per coronar i Poeti degni.On-
de con moltaprudentia, &generosìtà vera, si vedequesto prùdentifèimo &
generosissimo Principe auer voluto misteriosamente inferire,chenei rimune
rar’i seruitij,&levirtù,si debbia ester prestissÌmo,& espedito,& nó aspettar,
come molti fanno,ò di morìr essi primàjò chemuoìa colóso, chc da loro son
degnid’esferpremiatijò di fario fuor d’occasione,ò csi tempò,chea chi Iòrice
ue siapoco ad vtile,ò con tantostento,& con tanto maì’animo , che da quei,
chelo riceuono,nesien pocoaggraditi,& daquei,chelo veggono,ò intendo-
nq,poco lodati. La qual somma prudentia, & magnanimità, congiunte con
somma giustitia, &somma ciementia di non esser precipitoso nei aannèggiaj
re,ò punire,non iento,b tardo nelrimunerare,& gioUar5aJtrui,quanto, & co-
mesieno state conosciute,& vsate da glianticìiiPrincipi,&quantosi conosca
no & vsin’oggi da i nostri, cioè da chi ntilia, da chi poco, da chi molto, & da
chi moltissimo,& cosequentemente quanto,& a chi nu!ia,poco,molto,o moi
tissimo il nonfarlo sia di danno per molte vie,& ilsarIo sia giouamento, può
ciascuno andar considerando,& riconoscendo da semedesimo,esTendo iPrin
cipiquella città posta sopraimonti, chenonpuò ceiarsi, laqual fu diuisata
dalSignornostro. Et nel proposito diqueftaImpresa mibasteràdi ricordare
come qucsto gran R.e,che ne è Autore,si è satto fin quasi dalle fasceconosce-
re d’auer da Dio questo gran dono della magnanimità, & della prudentia, an-
cor che questa vogliono alcuni nò poter’esser ne i fanciulli,poi che dicon farsi
daU’elperientia di molte cose.Ma cóceduto loro che così siaqsi yerrà per que-
sto tanto piìia veriftcarsi quello,che quì poco auantiho.toccató, cioè, chein
questo Signore sta venuta più per espreslo dono di Dio,che per ordinario cor
so della natura.Si come ha sempre cótinuamente mostrato con gli cffetti tut-
to quello,cheleggiadraméte si propone con talImpresà.Et esiendo col proce
dere,& crescer degli anni,& ancora deH’autorità, & gradezza sua venuto pro
portionatamente crescendo la dimostrationej&.l’effetto délle già dette impor
tantissime virtù vereftì può sicuramente far giudicio,chesiaper venirledimo
strandoalpresente,quando eglisitruoua nelpiù belfiore deli’età sua,.supre-
mo Imperator de’ Cristiani, che senz’alcuna còntrouersia è la prima digniti
delmondo,cugino,&cognatodelRe F ilippo, degnamentechiamatoCato
lico,il quale così di titolhcome di Regni,di potéza,di grandezza vera,& sopra
tutto di splendore,&divera gloriaè ilmaggiòr Re diCristianità.Finalmente
eglipoi questo altissimoPrincipe,di cui èl’Impresa, trouandosìauer iRegni
deU’Vngheria,dellaBoemia,&c.&principalmétecircondato di fratelli,&figli
uoli, tutti degni di qual si voglia gran monarchìa, & congiunto di sangue &
d’affinitàconquasitutti iprimi,&piùimportantiPrincipidiCristianità, ein
tanto grande opinione,& estimatione del mondo,che di Prudentia, di Bontà,
di Splendidezza,& di Valorcmonli riconosce il mondo alcun supcriore, per
nò dir’eguale.Onde,come cominciaia dire,sia facilissima cosii ilfar giudicio,
che con breuissimo procesto ditempo, aggiungendosi all’animo siuo quelle
forze,& quella grandezza,chene dehdera,&ne spera ilmondo,sia per veder
si ogni dì verificarsi con gli essetti quella generosa proposta^che a se stèsso, &
almondo eglili vedeauer fattacon questalmpresa.
NICO-