DX OTTA. FARN. DVCA DI FARMA:
inon sìa vitiol’auerpósle queile palle, le qòali pcrlapitturanon si possbno in
efsettoconoscercjsesìen più di pece,che,di legnoò dipiombo,ò di qual sì vo
glia altra cosa.il che,cioè il porrefigure,che per se stene non fosì'er’ attea co-
noscersi espresTamente,sarebbe grauissimo vitio in yu’Impresa , Ma qui non
si può dirvitio vedendosi, chela compagniadell’altre duecose , cioèlacla-
ua,& iisilojfannoriconoscerchiaroconlafauola, le palle elserquelle Ifesses
chevsòTeseo. _ .
O r a neirinterpretarne. il si^nificatq^si puòcredere, che quel Signore
volesfe proporsi con tal’smpresa j che'per giungcr al colmo dellagloria nelle
cose dell’arme, eglifosie per ptpcurar-diauer p 1 timenté in colmo quellc tre
partsòvirtù,chesonprincipàìmente necessirieà vri Caualiero, ò Capitano,
cioèla Prudenza, intese per queffi 1 o, 1 a F^rtezza, intesaper ia maz za, & l’A-
stutia,intesa perlepalledi eera,p|>ece on’usò Teseo persaper ritrouar Ia via
d’uscire,&pervccider quelfierómostfo . Et potrebbetsicr’aricoparicolare
in qualcheparticolar suo pensier o, pÈatto.Etper aueuturala fece in quella
bellissima giostra inFiandra allapre|ènza dell’lmpèritor C a r l o V. Oue
questo Signorc Autor deli’Impresà|fiicòntra ìIConte d’ A à a m o n t e ,
il qualeper elser’senza controuerfiisgiudicato vno de’più valorosi, & siggi,&
insieme de’più fortunati CaualierR &Capitani, che per molti secoli abbia
auuti l’Europa, volesieilDuca Ottauio mosrrare.-chenon per questo egli si
sgomentauadi contrastaré,&'cÒrnbatrer seéo,& chepcrespugnarlo,o vincer
lonon lascerebbein dietro alcuna còsa,che ogni uero, &valoroso Caualiero
potelse vsire con la forza, & con l’ingcgno. Nelche vieneà laudar suprema-
mente il dctto Conte poi che mostra, che per resistergli conuengaltarcosì
auertito, & così sollecito. Et nevien coniequentemente à preparar tanto
maggior gloria à se stelso in qutdla vittoria, che già, s’abbia augurato di con-
seguirne.
O'pur’anco volendo noi interpretarlain vniuersale, possiamo andar di-
scorrendo,che per ilLaberinto,& il Minotauro, compresi nella iauola, poilà
intendere i trauagli, leauuersità, le contrarictà, & gl’impedimenti della For-
tunao de’ maligini,& de gli auerfari; suoi s I qu<ih tutti ìi confidi, o si voglia
augurar d’auer à vincere,& superarc con la Fortezza,con la Prudentia, & con
ringegno,òafl;utia,comcègià detto.
Sono poi nell’Allegoria di quella fauola rnoke belle cose, sì come c
perlepalle di pece, chcstrinscro,& ritennero’i dential Minotauro , inten-
dere l’ingordigia d’alcuni, la quale coldar lor’in gola, cioè con denari, ò ro-
be si vinca, & leghi, oritengain modo, che si possò poi conla Fortezza fi-
nir di dcbellare, & d'uccidere : Etpiù akre sì fatte cose posson comprendersi
in tal allegoria, cosìnclfilo comenella mazza. Cheo tutte, o parte possa-
noauer qualchebellissimo sentimentosecreto, da seruir’aH'autor deH’ìmpre
sa con chi a iui piaccia in particolare, sì comes’è più voltedetto,& repllicato
per quekolibro,che debbonoauer quasi tutterimprese nell’esserloro.
A m o r o s a potrebbe esser’ancor quclfa Impresa ,& fondarli cosi espo
nendoin ambeduele parti, cioè^nell’una, chela Donna fosseper auentura
qnalcheOrigillc, onde conuenisse con quelle tregià.dette cole scampar da
lei. O'piùtofio neiraltraparte, cioè, che iiLaoerinto, ond’elso non possa
Q q vsci r
inon sìa vitiol’auerpósle queile palle, le qòali pcrlapitturanon si possbno in
efsettoconoscercjsesìen più di pece,che,di legnoò dipiombo,ò di qual sì vo
glia altra cosa.il che,cioè il porrefigure,che per se stene non fosì'er’ attea co-
noscersi espresTamente,sarebbe grauissimo vitio in yu’Impresa , Ma qui non
si può dirvitio vedendosi, chela compagniadell’altre duecose , cioèlacla-
ua,& iisilojfannoriconoscerchiaroconlafauola, le palle elserquelle Ifesses
chevsòTeseo. _ .
O r a neirinterpretarne. il si^nificatq^si puòcredere, che quel Signore
volesfe proporsi con tal’smpresa j che'per giungcr al colmo dellagloria nelle
cose dell’arme, eglifosie per ptpcurar-diauer p 1 timenté in colmo quellc tre
partsòvirtù,chesonprincipàìmente necessirieà vri Caualiero, ò Capitano,
cioèla Prudenza, intese per queffi 1 o, 1 a F^rtezza, intesaper ia maz za, & l’A-
stutia,intesa perlepalledi eera,p|>ece on’usò Teseo persaper ritrouar Ia via
d’uscire,&pervccider quelfierómostfo . Et potrebbetsicr’aricoparicolare
in qualcheparticolar suo pensier o, pÈatto.Etper aueuturala fece in quella
bellissima giostra inFiandra allapre|ènza dell’lmpèritor C a r l o V. Oue
questo Signorc Autor deli’Impresà|fiicòntra ìIConte d’ A à a m o n t e ,
il qualeper elser’senza controuerfiisgiudicato vno de’più valorosi, & siggi,&
insieme de’più fortunati CaualierR &Capitani, che per molti secoli abbia
auuti l’Europa, volesieilDuca Ottauio mosrrare.-chenon per questo egli si
sgomentauadi contrastaré,&'cÒrnbatrer seéo,& chepcrespugnarlo,o vincer
lonon lascerebbein dietro alcuna còsa,che ogni uero, &valoroso Caualiero
potelse vsire con la forza, & con l’ingcgno. Nelche vieneà laudar suprema-
mente il dctto Conte poi che mostra, che per resistergli conuengaltarcosì
auertito, & così sollecito. Et nevien coniequentemente à preparar tanto
maggior gloria à se stelso in qutdla vittoria, che già, s’abbia augurato di con-
seguirne.
O'pur’anco volendo noi interpretarlain vniuersale, possiamo andar di-
scorrendo,che per ilLaberinto,& il Minotauro, compresi nella iauola, poilà
intendere i trauagli, leauuersità, le contrarictà, & gl’impedimenti della For-
tunao de’ maligini,& de gli auerfari; suoi s I qu<ih tutti ìi confidi, o si voglia
augurar d’auer à vincere,& superarc con la Fortezza,con la Prudentia, & con
ringegno,òafl;utia,comcègià detto.
Sono poi nell’Allegoria di quella fauola rnoke belle cose, sì come c
perlepalle di pece, chcstrinscro,& ritennero’i dential Minotauro , inten-
dere l’ingordigia d’alcuni, la quale coldar lor’in gola, cioè con denari, ò ro-
be si vinca, & leghi, oritengain modo, che si possò poi conla Fortezza fi-
nir di dcbellare, & d'uccidere : Etpiù akre sì fatte cose posson comprendersi
in tal allegoria, cosìnclfilo comenella mazza. Cheo tutte, o parte possa-
noauer qualchebellissimo sentimentosecreto, da seruir’aH'autor deH’ìmpre
sa con chi a iui piaccia in particolare, sì comes’è più voltedetto,& repllicato
per quekolibro,che debbonoauer quasi tutterimprese nell’esserloro.
A m o r o s a potrebbe esser’ancor quclfa Impresa ,& fondarli cosi espo
nendoin ambeduele parti, cioè^nell’una, chela Donna fosseper auentura
qnalcheOrigillc, onde conuenisse con quelle tregià.dette cole scampar da
lei. O'piùtofio neiraltraparte, cioè, che iiLaoerinto, ond’elso non possa
Q q vsci r