4^2 D I MICHELE
Impresa per amorosa, Percioche egli come Caualiere di nobil sàngue,St
di nation Francese,ò Prouenzale, i quali per ordinario sono gcntilissi-
mid’animo, & amorosi di natura & professione, nonsirecase non a fauore
d'elTer tenuto , com’è veramente, amatore, & seruitore di Donne, che ncsien
degne. Ma per quelli poi, a cln aluiappartiene, ò è caro, che più à dentro
abbian cotitentezzade’suoi pensicri, ha procurato, che con questa Impresa si
faccianota la veraintention sua.Laquarè,cheauendo eg!i daxxj. òxxxij. an*
ni seruito il Re,di chi era suddiroper nascimento, & auendolo particolarmen-
teseruito in Ltuante cinque, ò sei anniper Ambasciatore con tanta debita so-
dissattione del detto Re,si è trouatopoi fìnalmenteperseguitato in modo
dalla malignità d’alcuni suoi auuersarij, che eglierain tuttoprecisa ia via di
poterpur andar’in alcun modo adomandar giustitia al Re,aIior suo Signo-
re,dachi,comedaottimo, & giudiciosissimo Principe, la speraua sicuramcn*
te. Onde,vedendo la gran persecutione di detti suoi auuersarij.& i molti Iacci
tesi contra di lui,doppol’essersi con vnalungalettera,la qual’intendedi vo~
ler mandar’in iuce, giust;ficato con Dio,& con chigli si conuiene,fu sforzato
di dar’orecchie à chi per solagenerosa compassione, & integricà d’animo li
prometteua, che la somma giustitia & clementia del Re Catolico,
r.on aucria mancato di riceuerlo sotto l’ombra sua, per non lasciarlopatire
àtorto, & riportarccsì indegnoguiderdonedeli’ottimo& fidelissimo seruir
stio . Talchejesiendosi il detto RcFilippo, con molta facilità indot-
to à riceuerlo sotto l’ombra & protettion sua, questo Caualiere sì ccme
non volse di se prometteralcunacosainparticolarejsenon la vita propria ,
sempre prontissima & paratissima ad ogni occasionCjò comandamento di
quella Maestà così r.on domandò alcuna particolar conditione ò gratia ,
senon che glifosse lecito,non solamente dinon dirlui,ma nè pur d’ascol-
tar patientemcnte alcun suo cguale,cbe in sua presenza dicesse male della.
persona dcl Re E m r i c o, primo suo Signore,non volendo delle
iue persecutioni attribuir alcuna colpa ad altri, chc alla sua mala fortu-
na. La qiial modestissima maniera così nell’ofFcrire ò promettere, come
nel dimandare, piacque tar.to al magnanimo Re Fi li ppo, che
molto piulietamentel’accolse. Et,aucndo esso Codignac àtal propoiito
leuatà' allor qùesta ìmpresa;ouc spògliaiidosi la vècchia mala Fortuna,s’au-
guraual’altra nuoua,& migliorCjli è vedutoesicrestatocome .fataknente au*
gurioalia Christiatiità tutta, poi che in quellistessi giorni delTarriuar suo
aIlaCorte,in Fiandra, queidue gran Re, che tanto tempo auean fatta guer*
rainsieme, si’spogliarono ancor’essi la lorvecchia commune Fortunafche
glifaceasì nemici. Et propriamente nellà stesià nuoua stagione dcll’an-
no ,quando non solo !e serpi, ma ancora gli arbori \ &laterra si vestono di
nuouomanto, & si rinouano, si rinouarono ancor’essi il vecchio stilefra Io*
ro , vestendolì di nuoua sorte , & ancor di nuouo animo, diuenendo ami-
ci, & parcuri con nodi strcttissimi di vero amore,& conseguentemente
nuoua,& miglior Fortuna alla già tantoper quellelorprime dilcordie tra-
usgliata Ch istiana Rcpublica . £t in particolare TAutor delTImpresa
cominciò subito à scntir gli eftetti de’ fùoi stessi augurij, auendolo quel
granRe, à chini.ouamence s’è dcdicato, trattato così bene diparole
Impresa per amorosa, Percioche egli come Caualiere di nobil sàngue,St
di nation Francese,ò Prouenzale, i quali per ordinario sono gcntilissi-
mid’animo, & amorosi di natura & professione, nonsirecase non a fauore
d'elTer tenuto , com’è veramente, amatore, & seruitore di Donne, che ncsien
degne. Ma per quelli poi, a cln aluiappartiene, ò è caro, che più à dentro
abbian cotitentezzade’suoi pensicri, ha procurato, che con questa Impresa si
faccianota la veraintention sua.Laquarè,cheauendo eg!i daxxj. òxxxij. an*
ni seruito il Re,di chi era suddiroper nascimento, & auendolo particolarmen-
teseruito in Ltuante cinque, ò sei anniper Ambasciatore con tanta debita so-
dissattione del detto Re,si è trouatopoi fìnalmenteperseguitato in modo
dalla malignità d’alcuni suoi auuersarij, che eglierain tuttoprecisa ia via di
poterpur andar’in alcun modo adomandar giustitia al Re,aIior suo Signo-
re,dachi,comedaottimo, & giudiciosissimo Principe, la speraua sicuramcn*
te. Onde,vedendo la gran persecutione di detti suoi auuersarij.& i molti Iacci
tesi contra di lui,doppol’essersi con vnalungalettera,la qual’intendedi vo~
ler mandar’in iuce, giust;ficato con Dio,& con chigli si conuiene,fu sforzato
di dar’orecchie à chi per solagenerosa compassione, & integricà d’animo li
prometteua, che la somma giustitia & clementia del Re Catolico,
r.on aucria mancato di riceuerlo sotto l’ombra sua, per non lasciarlopatire
àtorto, & riportarccsì indegnoguiderdonedeli’ottimo& fidelissimo seruir
stio . Talchejesiendosi il detto RcFilippo, con molta facilità indot-
to à riceuerlo sotto l’ombra & protettion sua, questo Caualiere sì ccme
non volse di se prometteralcunacosainparticolarejsenon la vita propria ,
sempre prontissima & paratissima ad ogni occasionCjò comandamento di
quella Maestà così r.on domandò alcuna particolar conditione ò gratia ,
senon che glifosse lecito,non solamente dinon dirlui,ma nè pur d’ascol-
tar patientemcnte alcun suo cguale,cbe in sua presenza dicesse male della.
persona dcl Re E m r i c o, primo suo Signore,non volendo delle
iue persecutioni attribuir alcuna colpa ad altri, chc alla sua mala fortu-
na. La qiial modestissima maniera così nell’ofFcrire ò promettere, come
nel dimandare, piacque tar.to al magnanimo Re Fi li ppo, che
molto piulietamentel’accolse. Et,aucndo esso Codignac àtal propoiito
leuatà' allor qùesta ìmpresa;ouc spògliaiidosi la vècchia mala Fortuna,s’au-
guraual’altra nuoua,& migliorCjli è vedutoesicrestatocome .fataknente au*
gurioalia Christiatiità tutta, poi che in quellistessi giorni delTarriuar suo
aIlaCorte,in Fiandra, queidue gran Re, che tanto tempo auean fatta guer*
rainsieme, si’spogliarono ancor’essi la lorvecchia commune Fortunafche
glifaceasì nemici. Et propriamente nellà stesià nuoua stagione dcll’an-
no ,quando non solo !e serpi, ma ancora gli arbori \ &laterra si vestono di
nuouomanto, & si rinouano, si rinouarono ancor’essi il vecchio stilefra Io*
ro , vestendolì di nuoua sorte , & ancor di nuouo animo, diuenendo ami-
ci, & parcuri con nodi strcttissimi di vero amore,& conseguentemente
nuoua,& miglior Fortuna alla già tantoper quellelorprime dilcordie tra-
usgliata Ch istiana Rcpublica . £t in particolare TAutor delTImpresa
cominciò subito à scntir gli eftetti de’ fùoi stessi augurij, auendolo quel
granRe, à chini.ouamence s’è dcdicato, trattato così bene diparole