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Ruscelli, Girolamo; Ruscelli, Vincenzo; Franco, Giacomo [Ill.]
Le imprese illustri del Ieronimo Ruscelli — Venedig, 1584 [Cicognara, 1949]

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https://doi.org/10.11588/diglit.27713#0546

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ARDENTI ACADEMIA

IN VITERBO

iterbo antichissima Città di Toscana ( dettaanticamente
Etruria, & dacui pigliònomeEtruria tutta) era diuisa in
quattro popoli,& luoghi; vno dequaisi chiamaua Volturna,
vno Vetulonia,vnoLongula, o Paratuisa, & il quarto Arba-
no:fu edificata(comeaftermanoi piu antichi scrittorijdala-
no,oNoè,che vogliamo dire, ne’tempi di Ascatade Monarca
degliAssiri; ,&diTureno, cognominatoTorebo figliuolodiAtusMeonio
Ilede’Lidi,ilquale(essendo afftitta tuttala regione dell’Asia, & particolarmen
tclaProùincia della Lidia da vna generalpeniiria ) particosi con gran numero
digentedalpropriopaese,senepassò in Toscana, & qtiiuifermatoii &diue-
nutonecomeRe,cheloro chiamauano Lucumone, ampliòqueìla parte, che
si diceitaLongulaaggiungendoui vna contradafta quale volse, che si nominas-
se da suo padre Atus,mettendo nel principio,Bemi, cheanco al tempo d’oggi
si dice Demiata,che vuol dire popolo di Atus,auendo prima à viua forza scac
ciatiiPelasgiantichissimiabitatoridelpaese, & poco appressò ordinato Ari-
nasta,ouero vno de’dodici Lucumoni,che reggetianoìe dodici Cittàò popo-
li deIlaToscana,quiui fermarono la ressdenza Reale. Tarconte poi figliuolo
diTurenoindussealsintornóalcunecolonie, dellequali vna si diceua Tarco-
na,&daRomani Tarquinigcheora essendoui soiole ruine, si dice Tarquene,
&l’altra pur desolata, che giànominossi Agristia , &oggi refta al luogoilnó-
me diFonte agresta; Q]aesta Tetrapoli di mokij&molti secoii fondata,& vi-
gorosaauanticheRoma si edificaste, maposciache Romani cc-minciornoa
p;gliarlefor2e, fulungamente alle mani con loro, difendendosi valorosa»
mente insierrte con gii altri popoli di Toscana ; ma cedendo aìla fatal grandez*
2a Romanainsieme conl’Italiatutta ,furonosinalmente i Tirreni soggiogati,
rimanendo sottol’Imperio Rómanosino atanto, che soprauenuto ìn Italia
Annibale,& i Cartaginesi,diuenneropiù voltepredade’nemici,&ancO de’me-
desimi Romansivarianda lalor fortuna, secondo gli euenti della guerra» Cac-
ciato Annibale, & i Cartaginesi d’Italia,IeCittà vicineadEtruria, &Etrurià
Tetrapoli insieme,furono ristaurate da Papirio Cursore, & daIuiascritte nel
ìmrnero delle colonie Romane, conseruandosi in lungapacesino chel’impe*
yio loro soprafatto dall’arme degli Eruli, Vnni,Goti, & Vandali, rouinandò
cònla medcsima caduta de glialtriltaliani, furono iTirreni pocomeno, che
del tnttó priui della Città d’Etruria, & cosi, doppole tanteasftittionipatite,
pisuentit sottoil graue dominiode’Longobardiconlamiglior parted’Ita-
lia, auendoli 4iuisii Capitani diquellanationesraloroasotto varij titoli il nuo^
 
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