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https://doi.org/10.11588/diglit.27713#0555
BERNARDO N A N I. 19
tosìessemplare.percioche essendo,cheglispecchifatti di purocridallo
in formapiana cirasfigurano non solotuttele cose, che sono loro appre
sentate con emula, & stupenda imitatione dellaNatura, ma ci rendono
l’istesso splendore delsole incompatibile a gli occhi nostri. Et perche
molti altri se ne fanno, che alterati nella materia, ò uero che ridotti in
uarie forme, cagiouano anco uarij &mostruosi effetti ,questo cosi espo«
sto al Sole modestissimamente.uolendo esporrela causadelseffetto suo
dice , Vt Valeo, perciòche secondo sessenza,secondo Ia dispositione,
& secondo quella uirtù,che è sua propria, uuole,che s’intenda, che
partorisca, & cheproduca quella reftessione, & quel nuouo splendore8
sicomeapunto hàfatto,&fàquestoClarissimo gentilhuomo,che na~
tonobilissimamentenellalllustriss.famiglia Nanà, laquale conleal-
tretutte della Sereniss. Kepublica di Venetia si possono addurre, & ono«
rareper testimoni, &essempidella uera, &incorrotta nobiltà d’Italia»
quelio, chegìi èstato commesTo, ò raccomandato dalsoccasionef&dal
suo Principel’ha trattato cosi onoratamente,che hà fattorilucere a pun
to ,cónsorme alla propria generosità ,1’iinportanza, & la grandezza
delle cose propostegli,& con gli onori conferitogli,onorato, & illu-
strato parimenteristesfaPatria, & sistestòPrincipejilche oltre gli altri
gradi, & officij, che egli ha ottennto, & amministrato felicissimamen-
to nellaRepublica, si conferma essemplarissimamente nelsuo Capitana
ta della Città di Bergamo. di douetrasferitosi à Cremà per commissio-
ne del Senato, persucceder al gouerno di quella Città sino ànuòua elet-
tione perla morredel Clarissimo signor Marin Gradenigo Podestà 5 &
nell’unà,& nell’altradiquesteCitrà hàdi maniera essercitato Vautorità
del magistrato,che nella molta prudenza, & nellasingolar cópositione
dell’animo suo risplendendo ella uniformemente, hà con l’anticadeuo-
tione dique’popolial nome Venetiano consolidata la reputationedel
suo Principe, & acquistato à se medesimo nomemolto ben consequen-
tealledoti, &al!efortunate condicioni della sua natura; Percioche in
Crema ordinate marauigliosamentele guardie notturnedella Città,
conformeài priuilegi:suoi , con sicurtà , con quiete,& con uantag-
gio notabile del Principe, & di essa Città ,concluse moke paci perauen
turadifficili, & scandalose tra Cittadini di ciascunadi queste Città , &
auendo solleuato il territorio Bergamasco con espressa confermatione
delSenato dalla spesa,che faceua nella uisitaannualedel Capitano, sen
za però innouar cosa alcuna, ma confermando questo suo giustissimo
proposito allasanta dispositionedelleleggi della Republica, oltre mol-
tealtreinsticutioniappartenenti alla militia,& essendosi con una ui-
gilantissima desterità opposto alie molte disficuìrà, & d i molti disordi-
ni,chesogliono nascertraconfinanti,hà meritato d’esser non solo &
con iettere, & con speciali decred laudato sommamente dal suo Princi-
pe,& di essere ascritto nell’ordinc Senatorio con onorcuolissimo concor
so di uoti Vistesio anno del snoritotno in Venetia, màcon solennissiine
memorie d’inscrittioni ne palazzi,nelle‘piazze,& nelie insegne di queste
Città, &ftnalmente con un arco di tnarmo drizzattogh dal publico
C 2 di Ber-
tosìessemplare.percioche essendo,cheglispecchifatti di purocridallo
in formapiana cirasfigurano non solotuttele cose, che sono loro appre
sentate con emula, & stupenda imitatione dellaNatura, ma ci rendono
l’istesso splendore delsole incompatibile a gli occhi nostri. Et perche
molti altri se ne fanno, che alterati nella materia, ò uero che ridotti in
uarie forme, cagiouano anco uarij &mostruosi effetti ,questo cosi espo«
sto al Sole modestissimamente.uolendo esporrela causadelseffetto suo
dice , Vt Valeo, perciòche secondo sessenza,secondo Ia dispositione,
& secondo quella uirtù,che è sua propria, uuole,che s’intenda, che
partorisca, & cheproduca quella reftessione, & quel nuouo splendore8
sicomeapunto hàfatto,&fàquestoClarissimo gentilhuomo,che na~
tonobilissimamentenellalllustriss.famiglia Nanà, laquale conleal-
tretutte della Sereniss. Kepublica di Venetia si possono addurre, & ono«
rareper testimoni, &essempidella uera, &incorrotta nobiltà d’Italia»
quelio, chegìi èstato commesTo, ò raccomandato dalsoccasionef&dal
suo Principel’ha trattato cosi onoratamente,che hà fattorilucere a pun
to ,cónsorme alla propria generosità ,1’iinportanza, & la grandezza
delle cose propostegli,& con gli onori conferitogli,onorato, & illu-
strato parimenteristesfaPatria, & sistestòPrincipejilche oltre gli altri
gradi, & officij, che egli ha ottennto, & amministrato felicissimamen-
to nellaRepublica, si conferma essemplarissimamente nelsuo Capitana
ta della Città di Bergamo. di douetrasferitosi à Cremà per commissio-
ne del Senato, persucceder al gouerno di quella Città sino ànuòua elet-
tione perla morredel Clarissimo signor Marin Gradenigo Podestà 5 &
nell’unà,& nell’altradiquesteCitrà hàdi maniera essercitato Vautorità
del magistrato,che nella molta prudenza, & nellasingolar cópositione
dell’animo suo risplendendo ella uniformemente, hà con l’anticadeuo-
tione dique’popolial nome Venetiano consolidata la reputationedel
suo Principe, & acquistato à se medesimo nomemolto ben consequen-
tealledoti, &al!efortunate condicioni della sua natura; Percioche in
Crema ordinate marauigliosamentele guardie notturnedella Città,
conformeài priuilegi:suoi , con sicurtà , con quiete,& con uantag-
gio notabile del Principe, & di essa Città ,concluse moke paci perauen
turadifficili, & scandalose tra Cittadini di ciascunadi queste Città , &
auendo solleuato il territorio Bergamasco con espressa confermatione
delSenato dalla spesa,che faceua nella uisitaannualedel Capitano, sen
za però innouar cosa alcuna, ma confermando questo suo giustissimo
proposito allasanta dispositionedelleleggi della Republica, oltre mol-
tealtreinsticutioniappartenenti alla militia,& essendosi con una ui-
gilantissima desterità opposto alie molte disficuìrà, & d i molti disordi-
ni,chesogliono nascertraconfinanti,hà meritato d’esser non solo &
con iettere, & con speciali decred laudato sommamente dal suo Princi-
pe,& di essere ascritto nell’ordinc Senatorio con onorcuolissimo concor
so di uoti Vistesio anno del snoritotno in Venetia, màcon solennissiine
memorie d’inscrittioni ne palazzi,nelle‘piazze,& nelie insegne di queste
Città, &ftnalmente con un arco di tnarmo drizzattogh dal publico
C 2 di Ber-