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I. Saal
I. Wand.
Triumph
der
Künste.
Pero che in vista ella si mostra umile
Promettendomi pace nell’ aspetto :
Ma poi ch’ i’ vengo a ragionar con lei,
Benignamente assai par che m’ascolte;
Se risponder savesse a’ detti miei.
Pigmalïon, quanto lodar ti dêi
Dell immagine tua, se mille volte
Navesti quel ch’io sol una vorrei !
Son. LXXXVI (loo.) Bei der Entfernung von Laura.
E solo ad un’ immagine m’attegno
Che fè non Zeusi o Prassitele o Fidia
Ma miglior maestro e di più alto ingegno.
L.
HÖFISCHE KUNST IM TRECENTO.
Boccaccio ff 1375-) Amorosa Visione. — Opere vol gari, Florenz,
Montier 1883. vol. XIV, S. 17 ff.
Literatur: Wickhoff, Die Gestalt Amors in der Phantasie des italien.
M. A. Jahrbuch der k. preuss. Kunstsammlungen XIY. ; Schlosser, Ein vero-
nesisches Bilderbuch und die höfische Kunst des XIY. Jahrhunderts. Jahrbuch,
Bd. XVI., 144 ff., 176 ff.
Cap. IV.
Andando in tal maniera, noi entrammo
Per la gran porta insieme con costoro,
Ed in una gran sala ci trovammo.
Chiara era e bella e risplendente d’oro
D’azzurro di color tutta dipinta
Maestrevolemente in suo lavoro.
Humana man non credo che sospinta
Mai fosse a tanto ingegno, quanto in quella
Mostrava ogni figura li distinta:
Eccetto se da Giotto, al quai la bella
Natura, parte di sè somigliante
Non occulté, nell’ atto in che suggella.
I. Saal
I. Wand.
Triumph
der
Künste.
Pero che in vista ella si mostra umile
Promettendomi pace nell’ aspetto :
Ma poi ch’ i’ vengo a ragionar con lei,
Benignamente assai par che m’ascolte;
Se risponder savesse a’ detti miei.
Pigmalïon, quanto lodar ti dêi
Dell immagine tua, se mille volte
Navesti quel ch’io sol una vorrei !
Son. LXXXVI (loo.) Bei der Entfernung von Laura.
E solo ad un’ immagine m’attegno
Che fè non Zeusi o Prassitele o Fidia
Ma miglior maestro e di più alto ingegno.
L.
HÖFISCHE KUNST IM TRECENTO.
Boccaccio ff 1375-) Amorosa Visione. — Opere vol gari, Florenz,
Montier 1883. vol. XIV, S. 17 ff.
Literatur: Wickhoff, Die Gestalt Amors in der Phantasie des italien.
M. A. Jahrbuch der k. preuss. Kunstsammlungen XIY. ; Schlosser, Ein vero-
nesisches Bilderbuch und die höfische Kunst des XIY. Jahrhunderts. Jahrbuch,
Bd. XVI., 144 ff., 176 ff.
Cap. IV.
Andando in tal maniera, noi entrammo
Per la gran porta insieme con costoro,
Ed in una gran sala ci trovammo.
Chiara era e bella e risplendente d’oro
D’azzurro di color tutta dipinta
Maestrevolemente in suo lavoro.
Humana man non credo che sospinta
Mai fosse a tanto ingegno, quanto in quella
Mostrava ogni figura li distinta:
Eccetto se da Giotto, al quai la bella
Natura, parte di sè somigliante
Non occulté, nell’ atto in che suggella.