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Studi e materiali di archeologia e numismatica — 1.1899-1901

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Mancini, Augusto: Sfinge e satiri in un cratere della collezione Vagnonville
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Milani, Luigi Adriano: Tumulo sfinge e satiri nel cratere Vagnonville
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https://doi.org/10.11588/diglit.9015#0085

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MANCINI — SFINGE E SATIRI IN UN CRATERE DELLA COLLEZIONE VAGNONVILLE. 71

altro che una probabile scena di dramma satiresco. Pure, a proposito del
cratere Vagnonville io oserei affermare che qualcosa di più si possa in-
durre non senza probabilità. In esso i satiri stanno combattendo contro
la Sfinge ; questo particolare ha notevole importanza in quanto nei drammi
satireschi, nei quali entra assai spesso un mostro, che è poi combattuto e
vinto da un eroe, i satiri si credevano introdotti come servi del mostro,
liberati poi per la virtù del trionfatore dal triste giogo. A giudicare in-
vece dalla pittura del cratere essi oserebbero da soli combattere, e reste-
rebbe solo a vedere se questo facciano dopo la venuta del liberatore, come
nel Ciclope, o se siano palesemente costanti nemici del mostro. Avremmo in
tal caso un motivo nuovo e di tal genere, che non appare certo impossibile
la coincidenza fra 1' arte e la tradizione letteraria ; sarebbe meno probabile
anzi che in una pittura vascolare del secolo V si accenni un motivo che
abbia avuto semplicemente origine artistica e in certo modo opposta alla
tradizione letteraria: quello dei satiri combattenti. Se ci è lecito quindi
trar deduzioni, dobbiamo argomentare che nel dramma eschileo, o in altro
a noi ignoto, possano i satiri aver figurato, non come servi della Sfinge,
ma come gli abitatori del monte su cui essa abitava, non da lei asserviti,
ma compagni dei giovani tebani nella lotta contro di essa. In questo caso
la tradizione artistica serve ad accrescere, sia pure ipoteticamente, la no-
stra scarsa conoscenza di quella letteraria. Avevano i satiri una parte simile
nel dramma eschileo? Questo non è dato sapere.

Palermo, giugno 1898.

Augusto Mancini.

TUMULO SFINGE E SATIRI NEL CRATERE VAGNONVILLE.

Nello studio che precede sulla pittura attica del cratere Vagnonville
da me edita in 2fux. top. dell'JEtruria p. G9, e qui ristampata p. 65 fig. 2,
fu dal Mancini messa in dubbio, anzi scartata la mia interpretazione sulla
natura dell' oggetto che uno dei Satiri sta demolendo con il piccone. Che
si tratti di un tumulo e propriamente di una tomba a tumulo, non già
del solito monte Phikion o Sphingion, cui si riporta la letteratura e le
comuni rappresentanze della Sfinge tebana citate dal Mancini, ò dimo-
strato all' evidenza dalla pittura della lekythos di Eretria del Museo Bri-
tannico edita in eliotipia dal Murray e Smith in « White athen. vases »
London 1890 pi. XIII (= Catal. of vases in Brit. Mus. Ili J) 50 p. 404)
e qui riprodotta a disegno lineare metà del vero.
 
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