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Studi e materiali di archeologia e numismatica — 1.1899-1901

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Patroni, Giovanni: Buccheri campani: contributo alla storia della ceramica italica e delle relazioni tra l'Etruria e la Campania
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https://doi.org/10.11588/diglit.9015#0304

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BUCCHERI CAMPANI

CONTRIBUTO ALLA STORIA DELLA CERAMICA ITALICA
E DELLE RELAZIONI TRA L' ETRURIA E LA CAMPANIA.
(Tav. Vili).

Non è stato ancora rilevato come la Campania sia la sola regione del-
l' Italia meridionale in cui 1' antichissimo impasto bruno col quale tutti i
popoli d'Italia, più o meno accuratamente e con qualche varietà, forma-
vano il vasellame fin dall' epoca neolitica, abbia avuto come in Etruria
un succedaneo nel vasellame di vero bucchero. Mentre in altre regioni la
ceramica d'impasto locale scompariva affatto al contatto della ceramica
greca d'importazione, e s'imparavano i sistemi della fabbricazione elle-
nica, imitando i vasi dipinti ed adottando per gli uffici della vita comune
il vasellame di creta grezza depurata, tornita e ben cotta, che non si è
mai più abbandonato, evolvendosi fino ai nostri giorni ; in Etruria ed in
Campania apparisce il vasellame di bucchero, che tiene un posto inter-
medio e si collega da una parte alla tradizione indigena, dall' altra ai
progressi della ceramica, che si facevano in tutta Italia sotto le influenze
delle civiltà fiorenti nel bacino orientale del Mediterraneo e da immigra-
zioni e correnti commerciali trapiantate ed alimentate nella penisola. Io
stesso non ebbi modo di accennare a questa importante classe di vasel-
lame campano nella mia memoria su La Ceramica antica nell'Italia meri-
dionale, dove il tema proposto dall'Accademia di Archeologia, Lettere e
Belle Arti di Napoli mi costringeva a limitarmi alla trattazione della ce-
ramica dipinta. Tanto più volentieri colgo ora 1' occasione di richiamare
P attenzione degli archeologi e degli storici sulla produzione dei buccheri
in Campania, dopoché in una recente visita che il prof. L. A. Milani fece
al Museo di Napoli, avemmo occasione di riesaminare insieme i saggi di
bucchero campano che esistevano nella Collezione già appartenente al
Museo Borbonico, da me scelti e riuniti nel recente riordinamento che ho
dato alla intera raccolta dei vasi.

In questo riordinamento ho collocata la serie dei buccheri campani
subito dopo quella dei vasi d' impasto impuro dell' Italia meridionale.
Già in quest' ultimi vasi, fin dall' epoca assolutamente preistorica, si no-
tano differenze di colore che devono ritenersi intenzionali, ottenute cioè
appositamente per via di varietà nella composizione della pasta e nella
 
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