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Studi e materiali di archeologia e numismatica — 1.1899-1901

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Pellegrini, Giuseppe: Appendice museografica
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https://doi.org/10.11588/diglit.9015#0321

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APPENDICE MUSEOGrRAFIOÀ

SIENA - MUSEO CHIGI

(continuazione, v. sopra pp. 144-159).

I rasi.

I vasi in terra cotta del Museo Chigi
appartengono alle seguenti categorie:

a) Vasi ci' impasto impuro.

b) Vasi di bucchero.

c) Vasi dipinti, suddivisi in: 1) vasi
corinzi e italo-corinzi ; 2) vasi ionici e cal-
cidesi; 3) vasi attici a figure nere; 4) vasi
attici a figure rosse; 5) vasi etruschi d'imi-
tazione ; 6) vasi di vario stile dell' Italia
meridionale.

d) Vasi verniciati neri con rilievi.

e) Vasi aretini.

Di tutti questi vasi descriveremo nelle
pagine seguenti soltanto i più notevoli.

a) Vasi d'impasto impuro.

176. Ossuario tipo Villanova. Meandro
a tre linee incise, sotto la bocca, con giro

176

d'impressioni trasverse a fune ; zona a fe-
stoni di gruppi di linee incise incontrantisi

ad angoli retti, sul rigonfio del ventre. Cer-
vefcri, necropoli di Zambra (acquisto apri-
le 1881). Alt. 0,31.

Altri ossuari simili di uguale provenien-
za, esibenti con leggerissime varianti lo
stesso ornato del ventre, furono testé acqui-
stati per il Museo di Firenze.

177. Gran cratere a corpo ventricoso,
labbro basso, piede a tromba rivolta, con
quattro anse semicircolari inclinate, fra cui
è una ghiera a rilievo con capocchie imi-
tanti chiodi metallici. Dalla necropoli di
Poggio Buco (Pitigliano). Esemplare ana-
logo : Notizie degli scavi, 1897 p. 2G9 fig. 3.
Alt. 0,27; diam. 0,33,

178. Cantaro d'impasto fine, con anse
intrecciate a corda e due protuberanze acu-
minate a corno negli spazi intermedi del
corpo. Bell' esemplare. Alt. 0,14.

b) Vasi di bucchero.

179-80. Paio di grandi anfore con zona
di bassirilievi ottenuti a cilindretto sulle
spalle: divinità seduta verso d. su trono
a spalliera con scettro nelle mani, a cui
si accostano da s. due guerrieri armati di
lancia ed un Centauro a gambe anteriori
umane, con lancia e lungo ramo d'albero
(cfr. Micali, Storia tav. XIX 1, tav. XX 11).
Da Orvieto. Alt. 0,38-0,39.

181. Anfora d'impasto assai fine con
due grandi anse a nastro, imitazione di
prodotti ionici in metallo da cui derivò in
Atene anche il tipo dell' anfora nicostenica
(cfr. Tottier, B. C. II. 1893 p. 443). Il ven-
tre è decorato di due cordoni a rilievo con
tocchi a incisione. Le anse traforate a
giorno, esibiscono la figura di due cavalli
alati verso s. Bellissimo pezzo, d'ottima
conservazione. Da Vulci ; antica collezione
Depoletti. Alt. 0,335. (Cfr. n. seguente).
 
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