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Studi e materiali di archeologia e numismatica — 1.1899-1901

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Milani, Luigi Adriano: L' Artemis di Castiglion della Pescaia
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https://doi.org/10.11588/diglit.9015#0133

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L'AETEMIS DI CASTIGLION DELIA PESCAIA

Tavola III

La statua di stile arcaico riprodotta in due vedute a tav. Ili si rin-
venne nel 1880 nei lavori per la bonifica della località detta le Paduline
presso Castiglion della Pescaia, al limite nord-ovest del tombolo grosse-
tano. Nella stessa occasione vennero in luce in quel luogo parecchie ve-
stigia di edilizi romani e vari oggetti, i quali furono depositati insieme
con la statua in parola nel Museo di Grosseto. Notevoli fra questi oggetti
souo un bel busto marmoreo di Adriano e la base con gli arti inferiori di
altra statua marmorea, di stile però tardo e di arte mediocre, la quale pare
corrispondere al tipo dell'Artemis di Versailles.'

La nostra statua rimase trascurata lungo tempo in un angolo buio
del Museo di Grosseto e fu trasportata a Firenze nel 1891 in seguito ad
un mio rapporto dell' aprile 1889 al Ministero della P. I., nel quale rile-
vava la particolare sua importanza storica ed artistica. Provvisoriamente
è ora esposta nella sala di Telamone del Museo topografico dell' Etruria ;
ma il suo posto più appropriato sarebbe vicino a Vetulonia, perchè Casti-
glion della Pescaia, forse identificabile alla mansio Salebro della tavola
Peutingeriana, si trova nell' antico territorio vetuloniese, nel punto più
settentrionale del celebre lago Prile, nominato da Cicerone e da Plinio.2

Sarebbe necessario praticare una esplorazione sistematica nel luogo d'ori-
gine di tale statua per vedere in che relazione essa stia con gli edifici romani
già apparsi e ricercare la ragione storica della sua presenza. Mi auguro di
poter dare effetto fra breve a tale esplorazione, ritenendo la località di sin-
golare importanza topografica, e perchè crederei anche probabile il ricupero
dei pezzi mancanti della nostra statua : la testa, gli avambracci ed i piedi.

La magistrale analisi istituita dallo Studniczka sulla simile statua di
Pompei,'5 mi dispensa di entrare in lunghe disquisizioni per assegnare al

') L'analogia con l'Artemia di Versailles
mi viene segnalata dall'egregio ispettore degli
scavi e conservatore del Museo di Grosseto, si-
gnor Barbini, a cui si deve la riunione dei pezzi
che la compongono.

") La grande e famosa battaglia dei Galli
clie Frontino (Strat. I 2, 7) narra essere stata
combattuta, secondo l'ed. vulgata da me mante-
nuta (cfr. Mtts. top. nota 38), apud oppidum Co-
loniam (non Populoniam).... in planicicm
(Mommsen, foce dell'Ombrone), potè fornire,
come io credo, occasione ai significativi nomi di

Prile (Plin. Ili 8: amnis Prille) e Prilius (Gic.
prò Mil. 27 : lacus Prilius) e Aprilis (It. Ant, :
lacus Aprilis) dato agli attuali fiume Bruna e
lago di Castiglion della Pescaia. Queste voci
avrebbero pure un ottimo riscontro con l'etru-
sco Prcale, nome di Marte (Gebard, Etr. Spie-
gel IV p. 13 taf. 284), con il latino procliuw
(battaglia) e greco TipiUig, nome di una danza
guerresca.

") Ved. Poni. Mittheil. 1888 p.277-302 taf. X;
cfr. Overbeck, Gr. riast.4 I p. 254 sgg. ; Colli-
gnon, Hist. de la scnlpt. II p. 656 sgg.
 
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