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Studi e materiali di archeologia e numismatica — 1.1899-1901

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Karo, Georg: Le oreficerie di Vetulonia, [1]
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https://doi.org/10.11588/diglit.9015#0249

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LE OREFICERIE DI VETULONIA

Parte Prima

I. PROSPETTO DELLA TRATTAZIONE

Dopo le scoperte meravigliose di Cervetri e di Vulci, che hanno riem-
piti i musei d' Europa dei loro tesori, nella prima metà del secolo, il suolo
dell' Etruria non cessava di dare una ricca messe di oggetti antichi d'ogni
genere. Non mancavano fra questi le oreficerie, né i vasi di metalli pre-
ziosi, ma furono piuttosto trovamenti isolati ; rari invece i corredi com-
pleti d' ornamenti variati, scoperti in una sola tomba, più rare ancora
quelle grandi serie uscite dalla medesima necropoli, le quali illustrano
tutto uno sviluppo di tecnica e di stile. Se si eccettua i cimeli prenestini
della Tomba Bernardini e del Palazzo Barberini, gli scavi eseguiti negli
ultimi cinquant' anni in Etruria, hanno fornito una scarsa messe d' ore-
ficerie. Sono pochi, scarsissimi gli ori ed argenti raccolti negli scavi di
Bologna, di Corneto, dell' Agro Falisco e di Vulci (Scavi Torlonia) — per
nominare solamente quelli intrapresi su vasta scala, in questi ultimi tempi.

Mentre le necropoli delle più celebri città etnische parevano impo-
verite di oggetti preziosi, ci è venuto, da un punto ignorato e scono-
sciuto, il più stupendo tesoro che mai 1' Etruria abbia dato, un tesoro che
trova degni confronti solamente in quelli di Micene, o nei cimeli dei Fa-
raoni di Dashur. Venti anni fa, della antica Vetulonia era dimenticato
persino il nome, sui colli deserti della maremma grossetana. Ora, gli scavi
che da quindici anni il cav. Isidoro Falchi vi eseguisce con zelo indefesso,
ci hanno già dato una grande parte delle ricchezze di quella necropoli,
di tutte la più vasta, la più ricca ed anche, pare, la più antica. Riuniti
e scrupolosamente ordinati nel Museo archeologico di Firenze, questi
scavi hanno un' importanza primaria, la quale finora non è stata apprez-
zata al suo vero valore. Difatti, le circostanze nelle quali vennero ese-
guiti, sono uniche e direi quasi ideali. Abbandonata, sino quasi dai tempi
romani, a pochi poveri pastori, Vetulonia è stata protetta dalla sua ro-
vina assoluta. Non ha subito le spoliazioni dei violatori barbari del medio
evo, nè gli effetti inevitabili della vicinanza d' una città o di un centro
 
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