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Studi e materiali di archeologia e numismatica — 1.1899-1901

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Rubrichi, Riccardo: La morte de Meleagro nell'anfora Santangelo del Museo di Napoli e in un sarcofago inedito di Firenze
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https://doi.org/10.11588/diglit.9015#0314

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LA MORTE DI MELEAGRO NELL' ANFORA SANTANGELO
DEL MUSEO DI NAPOLI
E IN UN SARCOFAGO INEDITO DI FIRENZE

Non essendovi ancora un vero accordo tra gli studiosi nelF interpetra-
zione della scena di Meleagro rappresentata nella grande anfora lucana
della collezione Santangelo qui sotto riprodotta (fig. 1), non sarà inoppor-
tuno ch'io brevemente ne discorra per venire da ultimo a quella che credo
la spiegazione più attendibile.1

Trovata ad Armento in Basilicata (Lucania), e conservata nel Museo
Nazionale di Napoli, quest' insigne anfora monumentale esibisce nel centro
della sua faccia principale una specie di portico od atrio di palazzo, sor-
retto da colonne ioniche, sotto di cui si vede un giovane in atteggiamento
doloroso, che è per cadere privo di forze su di una kline, ed è sostenuto
da un lato da Tideo (TTAErs), dall'altro da Deianira (AHIANEIPA). Fuori
del portico ed a destra siede Afrodite (AOPOAITH) con accanto Eros alato,
al quale la dea dell'amore ha tolto l'arco e le saette. Presso Eros leggesi
la scritta 4>eON02.

Nella parte inferiore è Oineo (OINETS), che guarda là dove si svolge
la scena principale e che, in atto disperato, si tiene la mano destra tra
i capelli. Si osservano poi i due eroi Peleo (rHAEIS) e Teseo (0HHET2),
dai cani che hanno a lato, caratterizzati come partecipi della famosa caccia
per il cinghiale Calidonio, egualmente afflitti e col capo velato in segno
di lutto.

A sinistra della parte centrale si vede una donna che accorre agitata
protendendo le braccia verso il luogo in cui si trova il giovane morente
e che dal passo affrettato, dall' atteggiamento del volto dimostra F interna
agitazione.

Come vedesi dunque, mentre i varii personaggi della scena son tutti
dall' artista designati coi loro rispettivi nomi, restano senza alcuna indi-
cazione quest' ultima donna che accorre affannata e il giovane sopra ri-
cordato.

') Per la bibliografia di quest'anfora vedi barino in Arcb. Zeit. 1867 p. 220-221= Reinaob,
Heydemann, Vasensamml. zu Neapel SA n. 11 Rópert. de vas. I p. 401 ed in Strenna Festosa
(p. 631) e per la sua pubblicazione più com- offerta a G. Henzen, Roma 1867 (art. Kekulé).
pietà vedi Minervini in Bull. Arcb. Napol. Vili La nostra fig. 1 è desunta dal Minervini o. c.
1860, tav. VI, VII, Vili. Altre riproduzioni si tav. VI.
 
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