Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 23.1920

DOI Heft:
Fasc. 2
DOI Artikel:
Gibellino Krasceninnicowa, Maria: Catalogo dei disegni del Pisanello nel Codice Vallardi del Louvre, [2]
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.17340#0151

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
CATALOGO DEI DISEGNI DEL PISANELLO

NEL CODICE VALLARDI DEL LOUVRE

(Continuazione, vedi fascicolo precedente)

!.o stesso sentimento lirico della natura e la
stessa intensa vitalità si notano nei disegni di ani-
mali, dove pure il Pisanello giunge a superare
Leonardo nell'intuizione sicura e rapida del mo-
vim?nto istintivo. Il carattere dei disegni dif-
ferisce assai secondo lo strumento adoperato per
eseguirli: la punta d'argento, il lapis, il carbone.
T migliori studi sono delineati a punta d'argento
e finiti a lapis o a penna.

Ciò che interessa Pisanello è la natura, la vita
in tutte le sue numerose manifestazioni. Come
negli studi di figure umane, l'interessano non solo
la razza, il tipo, ma anche i minimi particolari
fisionomici, cosi negli studi di animali egli vuol
e?sere soprattutto individualista, cogliere le carat-
teristiche spiccate, gli atteggiamenti tipici, la vita
istantanea, le qualità dei tessuti, riprodurre ad
esempio la pelle cavernosa del cammello con
ingrossamenti qua e là e radi ciuffi di peli, o
quella liscia ed elastica di un veltro, o i mantelli
soffici lanosi delle capre. Il segno cambia a seconda
dell'oggetto: ora son piccoli segni a virgola, ora
lunghi e sinuosi, con infiniti svolazzi e ondulazioni,
adatti a rappresentare il pelo soffice e tenero;
altre volte, pochi tratti energici abbozzano rapi-
damente la forma. La differenza dei segni è nel-
l'arte di Pisanello condizione indispensabile per
rendere con precisione i caratteri della superficie.
Così, nella serie numerosa dei disegni d'animali,
alcuni sono interpretati da pochi tratti rapidis-
simi, che danno l'idea generale della forma e del
movimento, altri studiati nei minimi dettagli
della forma e in ogni tonalità e ombreggiatura;
e tutti sono rarissimi, tali da isolare il Pisanello
dalla schiera dei suoi contemporanei e avvici-
narlo ai finissimi disegnatori dell'arte giapponese
moderna.

Studio di cavallo moribondo, a punta d'ar-
gento (C. V., 127). Interpretazione mirabile della
forma nella esasperata, convulsa tensione pros-
sima all'irrigidimento. L'occhio semiaperto, il

leggiero dondolio dei peli in prossimità del naso
indicano l'ultima fase del respiro. La bocca larga,
chiusa, con labbra polpose, si disfà tutta floscia
nell'agonia; gli orecchi ritti partecipano alla con-
vulsa tensione della forma. 11 corpo sdraiato del-
l'animale morente è eseguito con rara perfezione
dal segno sottile e breve, che rende la lucentezza
serica della pelle e le vibrazioni della coda; nessun
dettaglio è trascurato, dalla sinuosità dei muscoli
ai chiodi infissi nei ferri; eppure il movimento spa-
smodico della forma si determina con rara potenza
di sintesi.

Altro studio di cavallo moribondo (C. V., 145).
Si ritrovano i particolari del disegno precedente,
con leggiere varianti. Anche qui i segni vari e tc-
nuissimi rendono con finezza incomparabile il
lucido mantello fremente, la forma e la sua vita
convulsa.

Studio frontale della testa di un cavallo a punta
d'argento su carta giallastra (C. V., 116). Gli occhi
sporgenti fissano il solito sguardo triste, intenso di
vita. Le nari dilatate comunicano alla testa espres-
sione di ferocia e di bestialità. Il segno è tenue,
quasi trasparente.

Studio di due cavalli a punta d'argento (C. V.,
50). La testa del cavallo a sinistra, agile, fine,
nervosa, è condotta a tratti esili, che disegnano
le incavature delle tempia, le più lievi sporgenze
ossee, le menomo ondulazioni della forma; le nari
frementi, semiaperte, l'umido occhio fisso, le in-
quiete oscillazioni delle mandibole infondono in-
tensa vita alla mirabile testa. Ugualmente vivo
e ugualmente coperto di pelo lucido serico l'altro
cavallo a destra, studiato da tergo; la coda ri-
cade a onde con morbidezza di pelliccia, l'occhio
intento, grande, velato, si disegna di scorcio, le
orecchie appuntite fremono nella attesa. Il di-
segno potrebbe essere notato fra gli studi prepa-
ratori per l'affresco di S. Anastasia, se non fosse
evidente la differenza tra il cavallone dell'affresco
e questi due cavalli svelti ed eleganti. D'altra
 
Annotationen