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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 23.1920

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Fasc. 4
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Brunelli, Enrico: Giovanni Barcels e Giovanni Figuera
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https://doi.org/10.11588/diglit.17340#0310

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GIOVANNI BARCELS E GIOVANNI FIGUERA

Raggiunta, grazie alle indagini dell'Ani, non dubbia prova che, durante gli anni
1455-56, operava in Sardegna un pittore barcellonese, Giovanni Figuera, e che al mede-
simo è in parte dovuta l'ancona del San Bernardino, già esistente nella chiesa di San
Francesco da Stampace e oggi nella Pinacoteca di Cagliari, 1 sorge, a mio avviso, l'oppor-
tunità di riprendere in esame le diverse interpretazioni date all'iscrizione di un'altra
ancona della detta Pinacoteca, quella ormai ben nota che ha per soggetto principale la
Visitazione.

Richiamo rapidamente i termini della questione. Ai piedi della figura della Madonna,
nel riquadro della Visitazione, un cartellino reca la firma del pittore. In base alle più
antiche letture — Inhaes Bavcello nie fecit— o — Iohaes Barcell\nie fecit — l'ancona
della Visitazione fu attribuita a un Giovanni da Barcellona;2 ma l'Ani, letto più esatta-
mente — Iohaes Barcels] me fecit —, venne alla conclusione che con quel Barcels fosse in
dicato il cognome, piuttosto che la patria del pittore.3 Giovanni da Barcellona, dunque, o
Giovanni Barcels? Non è a dubitare, e non ne dubita l'Ani stesso, che il supposto Barcels
non si dimostri un catalano o un catalancggiante nello stile; onde può parere irrilevante
dare una risposta a tale domanda, e ne rifuggirebbe per certo, inorridito, un rappresen-
tante della critica figurativa pura. In ogni modo, la determinazione della paternità del-
l'ancona del San Bernardino consente di giungere a una definitiva soluzione del dubbio; ed
io credo che, questo risolto, possa anche derivarne qualche conseguenza importante
per la storia pittorica sarda.

Sinteticamente considerate, l'opera cui va sicuramente unito il nome di un Gio-
vanni da Barcellona e l'opera firmata Iohaes Barcels appariscono notevolmente dis-
simili, e, anche a prescindere da alcuni elementi estrinseci che concorrono a ingenerare
una tale impressione,4 può non senza ragione sembrare che l'ima e l'altra rappresentino
due diverse tendenze della pittura catalana del quattrocento, poiché prevalgono nella

1 Aru, Raffaele Thomas e Giovanni Figuera
pittori catalani (L'arte, a. XXIII, pag. 136-1=50,
Roma, 1020).

2 Spano, Guida della città e dintorni di Cagliari,
Cagliari, 1861, pag. 171-172; Brunelli, Appunti
sulla storia della pittura in Sardegna (L'arte, a. X,
pag. 360-361, Roma 1907).

3 Aru, Storia della pittura in Sardegna nel
secolo XV (estratto dall' Armari de l'Institut d'es-
tudis catalans, MCMXT-XII, pag. t r-13 ; Barce-
lona, 1912).

* Notevole specialmente la differenza dei cri-
teri decorativi. Com'è più riccamente e finemente
decorata, così poi l'ancona della Visitazione è
eseguita con cura maggiore, in ogni sua parte
singola, mentre, nell'ancona del San Bernardino,
l'esecuzione, generalmente sommaria, giunge in
qualche episodio, per esempio nella Crocifissione
e nella Deposizione, a un'estrema rozzezza. Va
infine tenuto conto della differenza essenziale
degli argomenti; nella rappresentazione dei mi-
racoli di San Bernardino può manifestarsi, ciò
 
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