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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 2.1899

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Fasc. 1-3
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Wilpert, Joseph: Un capitolo di storia del Vestiario, [2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.24144#0047

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UN CAPITOLO DI STORIA DEL VESTIARIO

i

illustrare gli abiti
in questione.

Il diminutivo
palliolum è ado-
perato da Cassia-
no(f 43 5) per espri-
mere una specie di
fazzoletto da collo
e spalle, portato
dai monaci e chia-
mato mafors. Esso
sostituiva, dice
Cassiano, le pia-
nete ed i birri co-
stosi, preservando
nello stesso tempo
i monaci dall'ambi-
zione : « Post haec
angusto falliolo
tam amictus hu-
militatem quamvi-
litatem pretii, com-
pendiumque sec

tantes, colla pari- Fig. 6*. - COLLOCA TIO D'UN CADAVERE.

ter atque humeros Bassorilievo della tomba degli Arterii. n secolo. Museo Lateranense.

tegunt, quae ma-

fortes tam nostro quam ipsorum nuncupantur eloquio, et ita planeticarum atque birrorum
pretta simul ambitionemqiie declinant ». ' Il mafors era propriamente il fazzoletto da testa
delle donne, velum, come viceversa anche il palliohtm adoperavasi per cucullus, pileolus. 2

Un simile capo di vestiario, il pallium, usò San Martino (f 397), quando era già
vescovo, come risulta dal seguente fatto, raccontato nella sua JTita: « Ubi dum iemplum
itidem everter et,- furens gentilium rttsticorum in euni irrtiit mtiltitudo ; cumque unus auda-
cior caeteris strido eum gladio peteret, reiecto pallio nudavi cervicem perctissori praebmt».^
Cotesto pallnim non era diverso da quello di cui il Santo si servì da monaco; 4 era dunque
di color nero. Esso può paragonarsi con un largo fazzoletto da collo, più o meno spiegato,
per coprire anche le spalle, e annodato sul davanti, o fermato con qualche spilla.

La stessa significazione ha il « nigellum vel lactinium pallium », menzionato nella Vita
di San Fulgenzio, vescovo di Ruspe (f circa 530). Il Santo, racconta il biografo, non lo
depose mai, di modo che non si vide mai con spalle nude. Lo portava sotto la casula, qualche
volta, ma solo nel monastero, anche senza questa, quando cioè il tempo lo permetteva:
« Subtus casulam nigello vel lactinio pallio circumdatus incessit. Quando temperies aeris
invitabat, solo pallio intra monasterium est coopertus. Scapulis vero nudis nunquam a nobis
visus est».s Due monumenti, riprodotti nelle figure 2 e 3, danno una idea di questo pal-

1 De coenobiorum institutis, 1. I, c. 7, Migne, 49, ■ 4 Loc. cit., 10, Migne, 20, 166: « lai 11 vero sumpto
72. Cfr. Coficordantia regularum S. Benedirti Anianen- episcopati^ qualem se quantumqne praestiterit, non est
sis, 62, 10, 13, 17, Migne, 103, 1243 e seg., 1245, 1248. nostrae facultatis evolvere. Idem enim constantissime

2 Quint. , Instìt., 11, 3, 144: « Paliiolum sicut fa- perseverabat qui prius fuerat. Eadern in corde humili-
scias, qnibus crnra vestiuntur, et.focalia et aurium li- tas, eadem in vestitu eìus vilitas erat: atque ita... im-
gamenta sola excusare potest valetudo ». plebat episcopi dignitatem, ut non tamen proposìtum

3 Sulpicii Sev., Vita S. Martini, 15, Migne, monachi virtutemque desereret ».

20, 169. 5 Vita S. Fulgentii, 18, 37, Migne, 65, 136.
 
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