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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 2.1899

DOI issue:
Fasc. 11-12
DOI article:
Biscaro, Gerolamo: La tomba di Pietro di Dante a Treviso
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https://doi.org/10.11588/diglit.24144#0467

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LA TOMBA DI PIETRO DI DANTE

A TREVISO

ON si era mai dubitato fino all'ultimo quarto del sec. XVIII
che l'arca allora esistente nel primo chiostro del convento
degli Eremitani in Santa Margherita di Treviso, colle arme
degli Alighieri e con sotto l'epitafio, del quale diamo il
testo più innanzi, non racchiudesse la salma del figlio
maggiore di Dante, autore di un commento della Divina
Commedia menzionato nello stesso epitafio, e fosse stata
eretta appositamente per fargli onore.

A Treviso ne aveva parlato per primo, sulla fine del
secolo xv, l'umanista Gerolamo Bologna, 1 cui tennero
dietro nel secolo XVI Bartolomeo Burchiellati,2 lo storico
Bonifacio 3 e il genealogista Mauro,4 e sulla fine del XVII se-
colo il cronista Nicolò Cima.5 Ai letterati e storici vero-
nesi — nella cui città si sapeva già da Leonardo Bruni6
che Pietro, alcun tempo dopo la morte del padre, aveva
fermato il proprio soggiorno — non era mai venuto in mente di
contestare l'autenticità del sarcofago e dell'epitafio di Treviso. Solo osservava taluno di essi7
che per accidente, forse per affari, Pietro doveva essersi trovato a Treviso quando venne
a morte; dal loro canto gli scrittori trivigiani affermavano, senza però addurre alcuna prova,
che da lunghi anni egli aveva trasferita la sua dimora sulle rive del Sile ; il Bonifacio ed il
Mauro in particolare aggiungevano ch'era stato fatto cittadino trivigiano.

Spetta al canonico marchese Gian Giacomo Dionisi, di Verona, la peregrina scoperta
che Pietro non è l'autore dell'attribuitogli commento, che l'arca di Santa Margherita non
era la sua tomba, essendo egli morto e sepolto a Verona, e che l'epitafio è apocrifo e di
epoca tarda, dovuto alla furberia dei Trivigiani, i quali avrebbero con esso tentato di coprire
un loro sotterfugio. Queste cose tanto meravigliose scrisse con tutta serietà il can. Dionisi,
senza muoversi da Verona per esaminare monumento ed epitafio, in una Serie di anedoti (!)

1 Antìquarii libellus primus in Hyeronimi Bononii
Opera, ms. n. 962 della Biblioteca coni, eli Treviso,
II, pag. XXXVI.

2 Epitaphiorum, ecc. Venezia, 1583, pag. 41 e seg.,
e Commentariorum, ecc. Treviso, 1616, pag. 38 e 375.

3 Historia di Trevìgi, 1591, pag. 447.

4 Ms. autogr. n. 1089 della Biblioteca coni, di

Treviso.

5 Le tre /accie di Trevigi, ms. della Biblioteca co-
munale di Treviso.

6 Vita di Dante in Philippi Villani liber de Civit.
Fior., edito da G. C. Galletti. Firenze, T847.

7 Giulio Del Pozzo, Blog. Colleg. Veronens.,
pag. 143.

L'Arte. II, 54.
 
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