UN CAPITOLO DI STORIA DEL VESTIARIO
de'suoi discepoli». Da ciò risulta che l'òGóvv] deve intendersi piuttosto nel senso di asciuga-
mani o salvietta, che non in quello del nostro fazzoletto.
Lo suppone anche la natura del servizio che i diaconi prestavano nella Chiesa primitiva.
Questo era infatti molto più materiale di oggidì. Come indica il nome e la loro istituzione, 1
i diaconi sul principio erano veri ministri, ai quali incombeva anzitutto di cW.x,ovsTv x^-Kz^y.iq,
servire a tavola nelle cosiddette agapi dei poveri. A questo ministero se ne aggiunse uno più
importante, che presto diventò il primario, cioè il ministero della « mensa del Signore », ossia
dell'altare. Già Sant'Ignazio, discepolo di vSan Giovanni evangelista, diceche i diaconi sono
Fig. i8*. — BANCHETTO FUNEBRE.
Affresco del cimitero dei SS. Pietro e Marcellino. Prima metà del secolo ni.
« ministri mysteriorniu leste Chris ti»; e per specificarli ancora meglio aggiunge: « Non cium
ciborum et potuum diaconi sunt, sed ecclesia e Dei ministri: ».2 Come tali dovevano tener puliti
i vasi sacri, avevano da ricevere le offerte fatte dai fedeli nelle assemblee liturgiche e consi-
stenti per lo più in naluralibus: pane, vino, frutti ed altre cose necessarie che formavano una
parte considerevole delle rendite del clero; da queste offerte dovevano poi scegliere il pane
ed il vino per il sacrifizio eucaristico e distribuire, nella comunione, il vino consacrato ai
fedeli presenti all'assemblea.5 E superfluo dire che il ministero liturgico doveva eseguirsi
con la massima pulitezza, e che i diaconi perciò abbisognavano di acqua e d'una ò:9óvy)
1 Ada, 6, i e segg.
2 Ep. ad Trall., 2, ed. Funk, 204.
3 Wilpert, Fractio panis. Die altcste Darstellung
des eucharistischen Opfers, 47, 62.
de'suoi discepoli». Da ciò risulta che l'òGóvv] deve intendersi piuttosto nel senso di asciuga-
mani o salvietta, che non in quello del nostro fazzoletto.
Lo suppone anche la natura del servizio che i diaconi prestavano nella Chiesa primitiva.
Questo era infatti molto più materiale di oggidì. Come indica il nome e la loro istituzione, 1
i diaconi sul principio erano veri ministri, ai quali incombeva anzitutto di cW.x,ovsTv x^-Kz^y.iq,
servire a tavola nelle cosiddette agapi dei poveri. A questo ministero se ne aggiunse uno più
importante, che presto diventò il primario, cioè il ministero della « mensa del Signore », ossia
dell'altare. Già Sant'Ignazio, discepolo di vSan Giovanni evangelista, diceche i diaconi sono
Fig. i8*. — BANCHETTO FUNEBRE.
Affresco del cimitero dei SS. Pietro e Marcellino. Prima metà del secolo ni.
« ministri mysteriorniu leste Chris ti»; e per specificarli ancora meglio aggiunge: « Non cium
ciborum et potuum diaconi sunt, sed ecclesia e Dei ministri: ».2 Come tali dovevano tener puliti
i vasi sacri, avevano da ricevere le offerte fatte dai fedeli nelle assemblee liturgiche e consi-
stenti per lo più in naluralibus: pane, vino, frutti ed altre cose necessarie che formavano una
parte considerevole delle rendite del clero; da queste offerte dovevano poi scegliere il pane
ed il vino per il sacrifizio eucaristico e distribuire, nella comunione, il vino consacrato ai
fedeli presenti all'assemblea.5 E superfluo dire che il ministero liturgico doveva eseguirsi
con la massima pulitezza, e che i diaconi perciò abbisognavano di acqua e d'una ò:9óvy)
1 Ada, 6, i e segg.
2 Ep. ad Trall., 2, ed. Funk, 204.
3 Wilpert, Fractio panis. Die altcste Darstellung
des eucharistischen Opfers, 47, 62.