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S. MORPURGO
anco una gran parte del Camposanto, fatta da lodati maestri, sia piena di questa gofferia ». 1
Perché (cosi la favoletta seguita, e si compie, nella vita dell'Orcagna) il preteso autore del
Trionfo della Morie, ben sapendo quanto « ai Pisani piaceva l'invenzione di Buffalmaco...,
empiè tutta quella sua opera di cotali scritti, de' quali la maggior parte essendo consumati
dal tempo non s'intendono »: e qui per saggio il Vasari riporta la terzina dei poveri storpi
(Dacché prosperitade ci ha lasciati) e i primi tre versi del cartello centrale (/schermo di
savere e di ricchezza), « versi — dice lui — cosi all'antica, composti (secondo ho ritratto)
dall'Orcagna medesimo, che attese alla poesia e a fare qualche sonetto ».2 Quindi conclude:
« Di sotto poi, nell'ornamento di questa storia, sono nove angeli, che tengono in alcune
accomodate scritte motti volgari e latini, posti in quel luogo da basso, perché in alto
Fig. II. — Trionfo della Morte : cartello centrale
guastavano la storia; e il non li porre nell'opera pareva mal fatto all'autore, che li reputava
bellissimi; e forse erano ai gusti di quell'età. Da noi si lasciano la maggior parte, per non
fastidire altrui con simili cose impertinenti e poco dilettevoli; senza che, essendo il più di
cotali brevi cancellati, il rimanente viene a restare poco meno che imperfetto ».3
Dalle Vite vasariane la storiella, che cosi comodamente spiegava l'origine della proso-
popea poetica e dei suoi rapporti con la pittura, passa, con alcune varianti, ma senza le
iscrizioni, nelle Notizie del Baldinucci; indi nella Pisa Illustrata di Alessandro da Morrona,
che ripete almeno il terzetto degli storpi.4 Più tardi, ossia nel secolo nostro, il Lasinio,
incidendo il Trionfo della Morte, ritrae anche i tre cartelli che si conservano tuttavia dentro
1 Vasari, Vite, ed. Milanesi, Firenze 1878,1 512-13. Quattrocento. Cf. V. Rossi, Il Quattrocento, pag. 184.
2 La fama di poeta, data al grande artefice trecen- 3 Vasari, Vite, I 597-99.
tista per alcuni sonetti burchielleschi col suo sopran- 4 Baldinucci, Notìzie dei professori del disegno,
nome, si riduce tutta probabilmente all'omonimia con Firenze 1681, II 26. — A. Da Morrona, Pisa illu-
un Orcagna, anche pittore, che rimava nel primo strata, Pisa 1787, I 357.
S. MORPURGO
anco una gran parte del Camposanto, fatta da lodati maestri, sia piena di questa gofferia ». 1
Perché (cosi la favoletta seguita, e si compie, nella vita dell'Orcagna) il preteso autore del
Trionfo della Morie, ben sapendo quanto « ai Pisani piaceva l'invenzione di Buffalmaco...,
empiè tutta quella sua opera di cotali scritti, de' quali la maggior parte essendo consumati
dal tempo non s'intendono »: e qui per saggio il Vasari riporta la terzina dei poveri storpi
(Dacché prosperitade ci ha lasciati) e i primi tre versi del cartello centrale (/schermo di
savere e di ricchezza), « versi — dice lui — cosi all'antica, composti (secondo ho ritratto)
dall'Orcagna medesimo, che attese alla poesia e a fare qualche sonetto ».2 Quindi conclude:
« Di sotto poi, nell'ornamento di questa storia, sono nove angeli, che tengono in alcune
accomodate scritte motti volgari e latini, posti in quel luogo da basso, perché in alto
Fig. II. — Trionfo della Morte : cartello centrale
guastavano la storia; e il non li porre nell'opera pareva mal fatto all'autore, che li reputava
bellissimi; e forse erano ai gusti di quell'età. Da noi si lasciano la maggior parte, per non
fastidire altrui con simili cose impertinenti e poco dilettevoli; senza che, essendo il più di
cotali brevi cancellati, il rimanente viene a restare poco meno che imperfetto ».3
Dalle Vite vasariane la storiella, che cosi comodamente spiegava l'origine della proso-
popea poetica e dei suoi rapporti con la pittura, passa, con alcune varianti, ma senza le
iscrizioni, nelle Notizie del Baldinucci; indi nella Pisa Illustrata di Alessandro da Morrona,
che ripete almeno il terzetto degli storpi.4 Più tardi, ossia nel secolo nostro, il Lasinio,
incidendo il Trionfo della Morte, ritrae anche i tre cartelli che si conservano tuttavia dentro
1 Vasari, Vite, ed. Milanesi, Firenze 1878,1 512-13. Quattrocento. Cf. V. Rossi, Il Quattrocento, pag. 184.
2 La fama di poeta, data al grande artefice trecen- 3 Vasari, Vite, I 597-99.
tista per alcuni sonetti burchielleschi col suo sopran- 4 Baldinucci, Notìzie dei professori del disegno,
nome, si riduce tutta probabilmente all'omonimia con Firenze 1681, II 26. — A. Da Morrona, Pisa illu-
un Orcagna, anche pittore, che rimava nel primo strata, Pisa 1787, I 357.